lunedì 16 febbraio 2009

Operazione SICANIA 2 Operazione antimafia ad Agrigento









Operazione SICANIA 2 Operazione antimafia ad Agrigento
CRONACA


Operazione antimafia ad Agrigento

I Carabinieri della Compagnia di Agrigento, su richiesta della
Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, stanno compiendo
una massiccia operazione contro diverse cosche locali su tutto il
territorio nazionale.

Numerosi i provvedimenti restrittivi in corso di esecuzione. Si
cercano in particolare, i responsabili e i mandanti di 5 omicidi e
due tentati omicidi. Tra i delitti contestati anche l'associazione
mafiosa e il porto e la detenzione illegale di armi.
Gli arresti sono stati eseguiti ad Agrigento, Santa Elisabetta e
Raffadali, ma anche a Fontanellato (Parma), Palermo, Cuneo,
L'Aquila e Benevento.

Gli arrestati, Salvatore Fragapane, 51 anni, di Santa Elisabetta,
gia’ capo provincia di Cosa nostra agrigentina, ergastolo definitivo
al processo Akragas. Il figlio Stefano Fragapane, 29 anni, in
carcere dal 14 luglio del 2002, giorno dell’operazione Cupola.
Giuseppe Fanara, 51 anni, di Santa Elisabetta, all’ergastolo dopo
le inchieste Akragas e killer anche del maresciallo Guazzelli.
Vincenzo Licata, 51 anni, di Grotte, anche lui ergastolano al
processo Akragas, cosi’ come Giuseppe Brancato, 49 anni, di
Santa Elisabetta, e Giovanni Aquilina, 59 anni, di Grotte. I 6
rispondono di associazione mafiosa, omicidio e tentato omicidio.
Poi gli altri 4 indagati: Raffaele Fragapane, 30 anni, nipote di
Salvatore, cugino di Stefano e figlio di Francesco, vittima della
lupara bianca nel 1977. Raffaele Fragapane e’ stato gestore di un
Centro di telefonia cellulare ed avrebbe fornito le schede
telefoniche alla famiglia mafiosa di Santa Elisabetta. Di
detenzione e traffico di armi rispondono: Roberto Vito
D’Alessandro, 39 anni, di Sant’Angelo Muxaro. Alessandro Vella,
30 anni, di Agrigento, e Pasquale Vella, 44 anni, di Raffadali. E’
stata l’operazione Sicania 2, una prosecuzione della Sicania 1 del
10 maggio 2006. Nel mirino dei Carabinieri agrigentini e della
Direzione distrettuale antimafia di Palermo il triangolo storico di
Cosa nostra agrigentina, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro e
Raffadali, verso Racalmuto e Grotte. La Sicania 1 ha smantellato
la famiglia dei Fragapane, roccia del mandamento di
Casteltermini. Adesso la Sicania 2 ha rivelato mandanti ed
esecutori di omicidi e agguati falliti. La lunga scia di sangue ruota
intorno a Stefano Fragapane, al potere solo a 20 anni, quando
arrestano il padre e muore lo zio Leonardo. Tanti si irritano,
pensano che sia troppo giovane, ne approfittano e vorrebbero
spodestarlo, Lui, Stefano, e’ piu’ agguerrito che mai. Raccontano
che quando cammina con gli amici per le strade di Santa
Elisabetta si ferma e perche’ si capisca chi comanda si avvicina a
uno e gli ordina: ‘’ a tia, scattaci un timbuluni a iddu ‘’, e quello
obbedisce subito. Gli omicidi dunque, sono 5: Filippo Cuffaro e’
un killer di Raffadali. E’ ucciso il 12 novembre del 97. Lui ha
paura. Sa’ che e’ nella lista nera dei Fragapane. E’ diffidente.
Usano uno stratagemma. Pensate, il pentito Ignazio Gagliardo di
Racalmuto e’ l’ esca. Maurizio Di Gati e Giuseppe Fanara dicono a
Filippo Cuffaro: ‘’devi uccidere una persona. Vieni con noi che ti
facciamo vedere chi e’ ‘’. Da Raffadali a Racalmuto. Entrano in un
aprile del 99 e’ al soggiorno obbligato a Sant’Angelo Muxaro.
Salvatore Fragapane ordina l’agguato, poi fallito, al rivale della
stidda. Gli esecutori del tentato omicidio sono Gino Di Piazza,
morto suicida a Casteltermini, Giuseppe Fanara e Giuseppe
Brancato. Stefano Fragapane e’ infine l’esecutore del tentato
omicidio di Silvio Cuffaro, bersaglio mancato a Raffadali, il 5
febbraio del 99.

I protagonisti dell’inchiesta Sicania 2. Il colonnello Rodolfo
Passaro, il Procuratore aggiunto di Palermo con delega della Dda
su Agrigento, Sergio Lari, il sostituto della Dda Costantino De
Robbio, ed il maggiore Massimo Cucchini. Le indagini,
intercettazioni, pedinamenti, riscontri .

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