mercoledì 15 aprile 2009

Giudice troppo lento:mafiosi liberi





Giudice troppo lento:mafiosi liberi


In 15 mesi non ha depositato sentenza

Ventuno presunti mafiosi e trafficanti di droga - otto detenuti in carcere, 13 ai domiciliari - sono stati scarcerati per il mancato deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Bari. Un'altra trentina di imputati, condannata a pene superiori ai dieci anni, sarà scarcerata a ottobre. A rendere possibile tutto ciò è la mancata trascrizione della sentenza da parte del giudice di primo grado.
Si tratta di alcuni dei 160 imputati del maxiprocesso Eclissi nei confronti del potente clan mafioso barese degli Strisciuglio, egemone nel capoluogo pugliese e in comuni della provincia. Nei confronti degli imputati che tornano in libertà sono infatti scaduti i "termini di fase" che decorrono dalla data di lettura del dispositivo di sentenza all'avvio del processo di secondo grado.

Il processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, si è concluso il 16 gennaio 2008 con la condanna di quasi tutti i 160 imputati da parte del gup del Tribunale di Bari Rosa Anna De Palo. Proprio De Palo, che da qualche mese è presidente del Tribunale per i minorenni di Bari, in questi 15 mesi non è riuscita a depositare le motivazioni della sentenza di primo grado, il cui dispositivo è composto da 62 pagine.


Riunione di emergenza in Prefettura


Per fare il punto sulla situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica a Bari, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha chiesto al prefetto del capoluogo pugliese, Carlo Schilardi, di convocare per venerdì prossimo, 17 aprile, una riunione tecnica. All'incontro, che sarà presieduto dal sottosegretario Mantovano, sono stati invitati gli esponenti delle forze di polizia e il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano.

Il ministro Alfano manda gli ispettori

Scende in campo il ministro della Giustizia dopo la scarcerazione degli imputati del processo denominato 'Eclissi'. Il Guardasigilli Angelino Alfano ha incaricato l'Ispettorato di "verificare, con tempestività, i motivi per i quali la sentenza, emessa nei confronti degli imputati, all'esito di un giudizio abbreviato celebrato nel gennaio del 2008, non sia stata ancora depositata". "L'Ispettorato - continua la nota - ha immediatamente richiesto al presidente della Corte di Appello di Bari di procedere con la relativa verifica e di riferirne al più presto gli esiti, al fine di valutare l'eventuale sussistenza di condotte negligenti, rilevanti sotto il profilo disciplinare".

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