giovedì 28 maggio 2009

Raid di Montesanto, in azione 8 killer



Raid di Montesanto, in azione 8 killer
Guerra di clan per il boss Marco Mariano


NAPOLI (28 maggio) - Alta tensione ai Quartieri dopo il raid dell'altra sera tra la folla di piazza Montesanto finito con l'uccisione del musicista di strada romeno Petru Birladeandu, di 33 anni, e con il ferimento di uno studente di 14 anni, del rione, colpito da un proiettile che gli ha provocato una frattura ad una spalla. Un'azione dimostrativa in una zona rimasta legata ai Mariano (i «Picuozzo» protagonisti alla fine degli anni Ottanta della sanguinosa guerra con i De Biase «Faiano») che gli investigatori inquadrano nell'offensiva scatenata da alcuni gruppi malavitosi dei Quartieri spagnoli legati ai Sarno di Ponticelli per impedire la ricostituzione del clan indigeno dei «Picuozzo» attorno a Marco Mariano, 54 anni - fratello minore dei ras detenuti Salvatore e Ciro - recentemente scarcerato dopo vent'anni di reclusione.

Appena libero, Marco Mariano dichiarò di volersi tenere lontano dagli ambienti di camorra. Ma da allora s'erano già registrati segnali di tensione.
Poi la scorribanda armata finita in tragedia.

Quella dell'altra sera doveva essere l'ennesima dimostrazione di forza (a pochi metri da piazza Montesanto c'è la casa dell'ex braccio destro dei Mariano). Poi i pistoleri devono aver notato in strada qualcuno dei «Picuozzo» e hanno iniziato a sparare. Mancando il bersaglio, ma colpendo due innocenti

I pistoleri erano in otto, in sella a quattro moto (una Honda e una Kawasaki precedute e seguite da due ciclomotori). Gli uomini del raid indossavano volti travisati dai caschi, ed avevano attraversato in branco un bel pezzo dei Quartieri prima di percorrere a tutto gas - controsenso - un tratto di via Pignasecca. Come nel Far West, con le moto al posto dei cavalli.

In piazzetta Montesanto invece gli esperti della Scientifica, diretti da Fabiola Mancone, hanno prelevato sette bossoli (calibro 9x21 e 9x19). Altri tre colpi avevano raggiunto le due vittime innocenti.

Confermata intanto la dinamica anche se dalle telecamere risultano solo immagini sfocate. Il quattordicenne e il musicista sono stati colpiti per caso. L'adolescente stava giocando a pallone: un proiettile gli ha fratturato una clavicola. Lo straniero s'accingeva a rientrare a casa dopo il solito giro per guadagnarsi qualcosa suonando la fisarmonica: colpito alle spalle, mentre scappava. I colpi gli hanno trafitto il cuore e un polmone.

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