martedì 25 agosto 2009

CAMORRA: ARRESTATO LATITANTE, IN BUNKER TRA TV E DVD GOMORRA


CAMORRA: ARRESTATO LATITANTE, IN BUNKER TRA TV E DVD GOMORRA

NAPOLI - Ventotto anni, tra i cento latitanti più pericolosi d'Italia. Da quasi un anno viveva in un bunker, nel cuore di Scampia, quartiere della periferia di Napoli nonché una delle più grandi piazze di spaccio d'Italia. E' da lì che Giuseppe Bastone gestiva gli affari, milionari, per conto del clan degli Scissionisti: si occupava, cioé, dell'approvvigionamento e del successivo spaccio di sostanze stupefacenti. Oggi i carabinieri lo hanno arrestato. Bastone, in quel bunker di tre metri per tre, ci viveva molto probabilmente dall'inizio della sua latitanza, dalla fine del 2008. Pochi mobili, un frigo, una tv e tanti lettori dvd, quasi tutti su storie di criminalità organizzata, come 'Il Padrino' e 'Gomorra'. Soprattutto era circondato da telecamere, posizionate in ogni angolo. Al bunker, Bastone, accedeva da una botola posizionata sotto le scale e attraverso una porta d'acciaio. Dal rifugio partiva, poi, un cunicolo di circa 200 metri così stretto e basso da poter esser percorso solo andando carponi, perfino su uno skateboard. Un tunnel che poi sbucava in aperta campagna e che era pieno di microtelecamere.

E' così che Bastone poteva controllare in ogni attimo l'eventuale arrivo di forze dell'ordine. Ed è forse così che stamattina si è reso conto che era inutile tentare la fuga visto che oltre 50 carabinieri avevano letteralmente circondato lo stabile di via Labriola, Lotto G: lì dove in un appartamento, proprio sopra il bunker, viveva anche la sua famiglia. Ed infatti, Bastone non ha opposto resistenza e non era neanche armato. Una cattura, la sua che ha registrato anche la soddisfazione del ministro degli Interni, Roberto Maroni, e della Difesa, Ignazio La Russa. Anche per il presidente della Campania, Antonio Bassolino, si è trattato di un "duro colpo alla camorra in uno dei quartieri più difficili di Napoli". Elemento di spicco degli Scissionisti, Bastone gestiva una delle principali fonti di guadagno del clan: lo spaccio di droga a Scampia. Lo faceva stando in contatto con un cartello sudamericano che faceva arrivare la droga in Spagna; da lì, poi, la camorra la faceva giungere nel quartiere di Napoli. Bastone, per la verità, nella sua famiglia non è l'unico boss. Già il fratello, Antonio, fu arrestato lo scorso 26 maggio e allora anche lui era considerato tra i cento latitanti più pericolosi d'Italia: per lui le manette scattarono per traffico di droga. Anche un altro fratello, Ciro, è stato arrestato lo scorso 2 luglio: anche lui affiliato agli Scissionisti, fu trovato insieme ad un complice in possesso di diversi quantitativi di droga. Oggi è toccato a lui. Due le ordinanze di custodia cautelare a suo carico: traffico internazionale di droga e associazione a delinquere di stampo mafioso, le accuse.

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