lunedì 31 agosto 2009

Scampia, coca coltivata in appartamento Armi sotto la statua di Padre Pio




Scampia, coca coltivata in appartamento
Armi sotto la statua di Padre Pio




Maxioperazione dei carabinieri, trovati 3000 semi e fertilizzanti
Gli scissionisti «taroccavano» persino i panetti con marchi
falsi per far credere che arrivavano dalla Colombia


NAPOLI (31 agosto) - Circa 400 kg di droga (tra cocaina, eroina, hashish e marijuana) per un valore stimato di 15 milioni di euro e 200mila euro in contanti sono stati sequestrati nel corso di una vasta operazione condotta la scorsa notte tra il quartiere napoletano di Scampia e Mugnano.
I militari hanno anche scoperto un appartamento, sempre a Mugnano, dove con molte probabilità si coltivava coca. Infatti sono stati trovati oltre 3mila semi, ora all'esame di esperti botanici, e potenti fertilizzanti. Sono complessivamente sette le persone finite in manette.

Nei due appartamenti di Scampia i carabinieri hanno anche scoperto una sorta di «cassa continua» della camorra dove i pusher versavano il denaro che veniva poi prelevato dai vertici dell'organizzazione. In una piazzetta del lotto G di Scampia, sotto il piedistallo della statua di Padre Pio, in un cassettone a scomparsa sono stati rinvenuti anche un fucile e due pistole che secondo gli investigatori venivano prelevati ed utilizzati in caso di necessità.

L'arsenale degli spacciatori era nascosto sotto la statua di padre Pio posta nella piazzetta del lotto «G». Quando servivano i fucili e le pistole, semmai da utilizzare in qualche agguato, gli uomini del clan spostavano il simulacro e pigiando un telecomando aprivano un vano a scomparsa dove erano celate le armi. Le armi ritrovate - si tratta di un fucile e di due pistole, con relativi caricatori e colpi in canna - sono in perfetta efficienza. Il nascondiglio sarebbe stato utilizzato dagli uomini del clan degli scissionisti, da anni in guerra con i fedelissimi del clan Di Lauro proprio per il controllo delle piazze di spaccio.



A Scampia avevano trovato il sistema di confezionare il panetto di droga «tarocco». Insomma «tagliavano» la cocaina riuscendo a rivenderla come pura ingannando così anche le persone più esperte. È quanto hanno scoperto i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, coordinati dal tenente colonnello Fabio Cagnazzo, che l'altra notte oltre ad aver sequestrato un ingente quantitativo di stupefacenti e soldi, hanno recuperato anche degli stampi nei quali la droga veniva «allungata». Sui panetti, compressi con l'utilizzo di una potente pressa idraulica, venivano anche apposte le forme, simili a quelle trovate sulle confezioni di droga provenienti dal sud America. Così da 500 grammi di cocaina i trafficanti ne avrebbero ricavato oltre un chilo. La coca pura - di solito un centinaio di grammi su un panetto da un chilo - veniva messa all'estremità in modo da trarre in inganno chiunque interessato all'acquisto volesse assaggiarla.

La soddisfazione del ministro La Russa. «Ho appreso con viva soddisfazione la notizia della brillante operazione condotta dai Carabinieri di Castello di Cisterna in Mugnano di Napoli e nel quartiere "Scampia", nel corso della quale sono stati sequestrati un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti ed armi con il conseguente arresto di sette persone»: così il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in un telegramma inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.

«Le esprimo - prosegue il ministro - il mio vivo compiacimento, che La prego di estendere a tutti gli uomini dell'Arma che hanno partecipato all'intervento, fornendo nuovamente prova di determinazione, professionalità, efficienza nella quotidiana azione di contrasto all'illegalità e alla criminalità organizzata, infliggendo un altro duro colpo all'organizzazione camorrista».

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