venerdì 27 novembre 2009

Mafia: Scacco Ai Clan Agrigentini, Azzerati i Vertici









Operazione antimafia nell’Agrigentino, otto arresti e sequestro di beni

AGRIGENTO - Dalle estorsioni, al controllo degli appalti e al nuovo business delle centrali eoliche. Sono tutti sospettati di essere da tempo legati alla famiglia mafiosa dei Bonanno di New York ed in affari, sin dagli anni 60, con i boss italo-canadesi Cuntrera-Caruana, gli otto arrestati nell'Agrigentino.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare. L'indagine coordinata dai magistrati della Dda di Palermo è stata condotta dalla Direzione investigativa antimafia.

I NOMI DEGLI ARRESTATI. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati a Andrea Amoddeo, 45 anni, ristoratore, Francesco Manno, 46 anni, impiegato comunale, agli imprenditori Paolo Miccichè, 35 anni, Giuseppe Terrasi, 38 anni, Gaspare Tutino, 39 anni, Domenico Terrasi, 67 anni, pensionato, tutti di Cattolica Eraclea, Damiano Marrella, 59 anni, macellaio, di Montallegro e a Marco Vinti, 37 anni, imprenditore, di Ribera.

Ai primi sette è stato contestato il reato di partecipazione in associazione mafiosa. Vinti, invece, è accusato di concorso esterno alla mafia, per avere, secondo gli investigatori, messo a disposizione dei boss la sua ditta.

SIGILLI A IMPRESE E RISTORANTI. Sono state infine sequestrate sette tra imprese e società che operavano nel settore edile. Sigilli anche al ristorante "Tre Vulcani" di Amoddeo. L'indagine è durata circa due anni. Terrasi è accusato di essere il capo della famiglia mafiosa di Cattolica, di avere compiuto estorsioni e aver gestito e realizzato lavori, non avendone titolo e imponendo operai, mezzi e forniture di materiale, nell'Agrigentino. Indagini anche su alcuni terreni acquistati per realizzare una centrale per la produzione di energia alternativa eolica.


Camorra: Blitz Carabinieri, Arrestati 33 Affiliati a Clan Del Napoletano

NAPOLI (27 novembre) - Un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 33 persone, ritenute esponenti di diversi clan camorristici attivi nella provincia di Napoli, è stata eseguite la scorsa notte dai carabinieri di Castello di Cisterna. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Napoli per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, spaccio di stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, usura, corruzione di Pubblico Ufficiale. Le persone coinvolte nell'inchiesta appartengono a quattro gruppi criminali attivi a Casandrino, Sant'Antimo e Grumo Nevano: i Marrazzo, i D'Agostino-Silvestre, i Ranucci ed i Puca. Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli i militari hanno individuato i personaggi che hanno dato vita ad una guerra di camorra nel 2007 scoppiata per la contrapposizione tra i Marrazzo ed i D'Agostino-Silvestre; questi ultimi, in quella occasione, si erano alleati con i Ranucci ed i Puca.
Due delle 33 ordinanze di custodia cautelare riguardano un carabiniere ed militare dell'esercito.

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