lunedì 11 gennaio 2010

Omicidio nelle campagne del Palermitano


Omicidio nelle campagne del Palermitano

Nicolò Romeo è stato ucciso tra Corleone e Monreale. Indagini aperte


PALERMO- Un uomo di 72 anni, Nicolo' Romeo, e' stato assassinato lungo la strada provinciale tra Corleone e Monreale (Palermo).
La vittima, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della sezione investigativa scientifica e del Gruppo Monreale, sarebbe stata affiancata dagli assassini mentre era alla guida della sua auto, una Volkswagen Tuareg. I killer gli hanno sparato colpendolo in faccia. Romeo ha perso il controllo dell' auto, che e' finita prima contro un palo della Telecom, poi contro la parete di una casa rurale.
Le profonde ferite al volto, completamente devastato, inducono il medico legale e i militari dell'Arma a supporre che i sicari abbiano usato un fucile.
La vittima aveva un piccolo precedente per omessa denuncia di arma da fuoco risalente al 1998. Nato ad Altofonte, Romeo viveva da anni a Palermo.
La presenza del cadavere all'interno del veicolo e' stata segnalata ai carabinieri da una telefonata anonima. L'uomo, al momento dell'agguato, era solo.
L'inchiesta e' coordinata dal pm della direzione distrettuale antimafia di Palermo Marzia Sabella. fratello di Nicolo' Romeo, ucciso nel pomeriggio nel corleonese, nel 1997 venne fatto sparire col metodo della lupara bianca. L'uomo si chiamava Pietro Romeo ed era un imprenditore.
Il particolare, insieme alle modalita' dell'agguato in cui e' stato ucciso Nicolo' Romeo, inducono gli investigatori a ritenere che quello di oggi sia un omicidio di mafia.Uno dei fratelli di Nicolo' Romeo, l'anziano ucciso nel pomeriggio nel corleonese, e' citato in un pizzino indirizzato al boss Bernardo Provenzano, ritrovato, il giorno del suo arresto, nel covo del capomafia.
La vittima era titolare, insieme ai fratelli, di un noto mangimificio che ha la sede principale a Palermo e uno stabilimento a poca distanza dal luogo dell'assassinio.
Nel bigliettino si chiedeva al padrino di intercedere perche' fosse fatto a uno dei Romeo uno sconto sul pizzo. Dalla lettera emergeva che l'imprenditore, fratello della vittima, fosse 'raccomandato' dal boss palermitano Nino Rotolo.
Un altro dei fratelli dell'anziano ucciso, Pietro, e' rimasto vittima della lupara bianca nel 1997.
Gli investigatori non hanno dubbi sulla matrice mafiosa dell'agguato che definiscono 'molto inquietante'. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Gruppo di Monreale e coordinate dalla dda di Palermo.

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