domenica 23 maggio 2010

Capaci, Grasso: difenderemo indipendenza magistratura


Capaci, Grasso: difenderemo indipendenza magistratura

Il capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso ha detto oggi che i magistrati difenderanno la loro indipendenza dal potere esecutivo, valore che -- secondo il ministro della Giustizia Angelino Alfano -- non è mai stato messo in discussione. Continua a leggere questa notizia

"Nel ricordo di (Giovanni) Falcone e (Paolo) Borsellino, noi magistrati proseguiremo la loro opera difendendo quei principi e quei valori per cui hanno perso la vita e che rappresentano valori e patrimonio insostituibile per la difesa della democrazia", ha detto Piero Grasso a Palermo nel corso delle celebrazioni del 18esimo anniversario della strage di Capaci, nella quale Falcone, sua moglie e tre uomini della scorta persero la vita in un attentato esplosivo sulla Palermo-Mazara del Vallo.

Paolo Borsellino -- che con Falcone aveva dato vita al maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra -- fu ucciso poco tempo dopo, il 19 luglio del 1992, nell'attentato di Via d'Amelio.

"Perseguiremo quei valori esercitando i principi cardine di una magistratura indipendente dal potere esecutivo che crede fermamente che nel nostro Paese si possano ancora processare, oltre ai boss, ai killer di cosa nostra, anche i colletti bianchi, gli infiltrati nelle istituzioni, i collusi, coloro che investono in società pulite il denaro sporco delle cosche", ha detto Grasso nell'aula bunker del carcere di Palermo.

Alfano, anch'egli presente alla cerimonia, ha replicato che "autonomia e indipendenza della magistratura non saranno mai messe in discussione".

"Volontà di questo governo è fare squadra, in una parola Stato, con tutte le compenti delle istituzioni dalla magistratura alle forze dell'ordine al Parlamento alla società civile per proseguire l'opera di contrasto alla criminalità organizzata", ha proseguito.

IMPEGNO EROICO E APPASSIONATO



Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto ricordare Falcone, esprimendo sostegno alle indagini ancora in corso sugli aspetti oscuri del periodo stragista.

"A diciotto anni dal barbaro agguato di Capaci, il ricordo dell'appassionato, eroico impegno di Giovanni Falcone nella difesa delle istituzioni e dei cittadini dalla sopraffazione criminale resta indelebile in tutti noi", ha detto Napolitano nel messaggio inviato in occasione delle celebrazioni, letto nell'aula bunker da Maria Falcone.

"Ed è anche per questo motivo che meritano il massimo sostegno le indagini tuttora in corso su aspetti ancora oscuri del contesto in cui si svolsero i fatti devastanti di quel drammatico periodo", continua il messaggio del capo dello Stato.

Alla cerimonia hanno partecipato anche i ministri dell'Interno Roberto Maroni e dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, oltre a moltissimi studenti, bambini e semplici cittadini.

Nei giorni scorsi la procura di Caltanissetta ha riaperto l'inchiesta sul fallito attentato davanti alla villa di Falcone all'Addaura nel 1989, e sei persone appartenenti al clan mafioso Madonia -- una delle quali deceduta -- sono state iscritte nel registro degli indagati.

Il gip ha autorizzato l'incidente probatorio su una muta da sub e un paio di pinne ritrovati sulla scogliera, dalle quali verranno prelevati campioni di Dna per confrontarli con quelli di due agenti dei servizi segreti, Emanuele Piazza e Antonino Agostino, uccisi poco tempo dopo.

L'ipotesi è che una "talpa" nei servizi avesse collaborato all'attentato, per il quale erano stati piazzati sulla scogliera 20 chili di esplosivo, e che Piazza e Agostino fossero stati chiamati a disinnescare l'ordigno.

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