martedì 13 luglio 2010

'Ndrangheta: arrestate 300 persone in Calabria e nord Italia con un maxi blitz della Polizia e Carabinieri




'Ndrangheta: arrestate 300 persone in Calabria e nord Italia con un maxi blitz della Polizia e Carabinieri

Sequestrati beni mobili e immobili per decine di milioni di euro. Maroni: la più importante operazione degli utlimi anni


«Si tratta in assoluto della più importante operazione contro la 'ndrangheta degli ultimi anni, che oggi viene colpita al cuore del suo sistema criminale sia sotto l'aspetto organizzativo che quello patrimoniale». Sono le parole con cui il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato, congratulandosi con il capo della Polizia Antonio Manganelli e con il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, «l'eccezionale operazione antimafia condotta oggi in varie regioni d'Italia».

Un maxi blitz contro la 'ndrangheta, che ha portato all’arresto di oltre 300 persone in diverse parti d'Italia per vari reati, è stato infatti condotto dalle prime ore di questa mattina da 3.000 uomini della polizia di Stato e dei carabinieri. Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione, in particolare, in Calabria e in diverse località dell'Italia settentrionale.

Le accuse vanno dall'associazione di tipo mafioso al traffico di armi e stupefacenti, dall'omicidio all' estorsione, dall'usura ad altri gravi reati. Gli inquirenti calabresi e lombardi, al lavoro da tempo su questa inchiesta, hanno indagato in particolare sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel nord Italia, sia nelle attività produttive e commerciali, sia nel mondo politico e amministrativo locale.

Oltre agli arresti, il blitz delle forze dell'ordine ha portato anche al sequestro di denaro, armi e droga. Nel corso della maxi-operazione contro la 'ndrangheta sono stati sottoposti a sequestro preventivo, hanno riferito gli stessi investigatori, beni mobili e immobili per decine di milioni di euro.

La maxi-operazione scattata stanotte e denominata 'Il crimine' ha colpito le più importanti e potenti famiglie della 'ndrangheta delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone, oltre alle loro proiezioni extraregionali ed estere.
Secondo gli inquirenti sono state di fatto 'destrutturate' le cosche egemoni nel capoluogo reggino, nella fascia ionica ed in quella tirrenica, tra cui i Pelle di San Luca, i Commisso di Siderno, gli Acquino-Coluccio ed i Mazzaferro di Gioiosa Ionica, i Pesce-Bellocco e gli Oppedisano di Rosarno, gli Alvaro di Sinopoli, i Longo di Polistena, gli Iamonte di Melito Porto Salvo.

«Gli eccellenti risultati conseguiti in questi ultimi mesi contro la mafia - ha sottolineato Maroni nel comunicato diffuso dal Viminale - sono il frutto di una costante ed efficace opera di coordinamento tra le Forze di polizia e la magistratura, tutte impegnate in modo straordinario nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata».

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