giovedì 22 luglio 2010

Rende: operazione "Ippocrate" su falsi invalidi


Rende: operazione "Ippocrate" su falsi invalidi
Arrestato anche il sindaco di San Fili


L'indagine si è protratta per quasi due anni e sono state accertate irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone

22/07/2010 Operazione della Polizia stradale di Rende per l’esecuzione di 49 provvedimenti cautelari emessi dalla Procura della Repubblica di Cosenza nell’ambito di un’inchiesta su un giro di falsi invalidi civili.
I provvedimenti, 13 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 36 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, riguardano medici, funzionari ed impiegati amministrativi del Distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Il reato contestato alle persone coinvolte nell’inchiesta è il falso ideologico in atto pubblico.
L'operazione, denominata «Ippocrate», fa seguito ad un’analoga operazione denominata «All included». Fra i destinatari dei provvedimenti anche il sindaco di San Fili (Cs), Ottorino Zuccarelli del Pd (nella foto), che come le altre persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare è stato posto agli arresti domiciliari, ed è coinvolto nell’inchiesta nella qualità di medico.
Tra le persone nei confronti delle quali è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria c'è poi il presidente del Consiglio comunale di Cosenza, Pietro Filippo, anche lui del Pd, e l’ex coordinatore provinciale di Cosenza del Pdl, Sergio Bartoletti. Anche loro sono indagati in quanto medici. Complessivamente, la polizia stradale ha eseguito dieci delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip. Notificati, inoltre, al momento, 22 dei 36 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’inchiesta che ha portato all’emissione delle misure cautelari è scaturita da un’indagine condotta per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale che aveva rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone. Dall’attività investigativa è emerso che il riconoscimento delle false invalidità avveniva attraverso l'intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari ed impiegati del Distretto sanitario di Rende, senza che venisse investita la competente Commissione collegiale. Le persone indagate nell’inchiesta sono circa 150.

GLI ARRESTATI
Sono dieci al momento le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare e finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione «Ippocrate». Si tratta di Ottorino Zuccarelli, medico e sindaco di San Fili (CS), Ercole Vilotta, Giuseppa Soloperto, Vita Cupertino, Paolo Iuele, Vincenzo Cappuccio, Mario Vetere, Patrizia Fucilla, Francesco Vena e Alfredo D’Alessandro.
Obbligo di presentazione alla stazione dei Carabinieri più vicina per Francesca Totera, Maria Antonietta Baldino, Carmine Bartoletti, Sergio Bartoletti, Valentina Battendieri, Anna Maria Conforti, Marcello De Bartolo, Iolanda De Rago, Paola Ferri, Pietro Filippo, Ernesta Pellicanò, Mercedes Anna Principe, Francesco Ruffolo, Algisa Sabino, Caterina Stancati, Rosetta Tavernese, Olivia fallico, Dolorata Nicoletti, Teresa Licastro, Rosa Rovella, Giuseppe De Munno, Luigi Pulice.
Sergio Bartoletti, consigliere comunale di Cosenza, era già stato implicato nell’inchiesta «All Included», che ha preceduto quella di oggi, con tematiche simili. Vita Cupertino, finita ai domiciliari oggi, è sua moglie. Tra gli indagati, con obbligo di firma, c'è Pietro Filippo, consigliere comunale di Cosenza e presidente del Consiglio.

L'Asp di Cosenza si costituirà Parte civile«In merito alla clamorosa inchiesta che vede coinvolti medici, funzionari ed impiegati del Distretto Sanitario di Rende, il Commissario dell’ASP di Cosenza, Dott. Franco Maria De Rose, ha annunciato che, oltre ad intraprendere i dovuti provvedimenti di legge che impongono la temporanea sospensione dalle funzioni, l’Azienda Sanitaria Provinciale si costituirà parte civile per presunti danni all’immagine ed al prestigio dell’Ente, espressione della gestione e delle attività pubbliche esercitate nell’interesse delle comunità amministrate e rispondenti ai canoni delle legalità, del buon andamento dell’azione amministrativa, dell’efficacia e dell’imparzialità sancita nell’art. 97 della Costituzione». Lo comunica l’azienda sanitaria cosentina.

Nessun commento:

Posta un commento