lunedì 2 agosto 2010

Anfvm: no vittime della mafia di serie B


Anfvm: no vittime della mafia di serie B

Alessandria della Rocca,Giuseppe Ciminnisi nella qualità di vicepresidente dell’associazione nazionale “Familiari Vittime di Mafia”,

Egregio direttore, il sottoscritto Ciminnisi Giuseppe, nato l’11/01/1966 a San Giovanni Gemini ed ivi residente in via Pergolesi n. 1, quale vicepresidente dell’associazione nazionale “Familiari Vittime di Mafia”, in riferimento alle manifestazioni, organizzate in questi giorni dall’amministrazione comunale di Alessandria della Rocca della giornata della legalità intitolando la biblioteca comunale ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, La prego volere pubblicare la presente nelle pagine del suo giornale da sempre attento e sensibile alla crescita sociale e civile della nostra terra tanto martoriata dalla funesta piaga della criminalità organizzata.
Sedicente antimafioso, vedasi manifesti murali dell’amministrazione comunale di Alessandria della Rocca ancora ad oggi è sorda alle reiterate richieste avanzate dalla famiglia Carbone l’intitolazione di spazi pubblici a cittadini di Alessandria della Rocca incolpevolmente morti per mano della mafia. L’amministrazione comunale di Alessandria della Rocca presenta una realtà contraddittoria sotto il profilo della tensione ideale e civile. Testimonianza ne è l’ondivaga attenzione verso le vittime della violenza mafiosa. Incoerente risulta infatti, l’impegno dell’amministrazione comunale allorché intitola ai giudici vittime della mafia alcuni spazi pubblici mentre trascura suoi concittadini anch’essi vittime incolpevoli dell’efferatezza mafiosa.
L’antimafiosità deve essere esterofila? Deve riferirsi ad una sola categoria? Ha due pesi e due misure? Deve essere mera propaganda? Sia chiaro che il tributo di sangue versato dalla magistratura vada onorato sempre più e meglio,tuttavia pari dignità ed attenzione competono ai cittadini di Alessandria della Rocca morti ammazzati per mano della mafia. Il progresso civile ed economico di una comunità si persegue avvalendosi anche di talune iniziative dell’alto valore simbolico che unitamente a comportamenti e ad azioni amministrative coerenti e trasparenti, avvicinano i cittadini alle istituzioni e restituiscono una sana identità collettiva agli iniziali, e forse propagandistici discorsi di legalità antimafiosa ed agli autocelebrativi manifesti murali, il sindaco e la giunta del comune di Alessandria della Rocca hanno fatto seguire pavidi silenzi e blandizie pressoché omertose. Gli incontri avuti con le massime autorità comunali (sindaco e assessori) hanno lasciato la famiglia Carbone sconcertata per la non volontà dimostrata dagli amministratori a produrre iniziative volte alla giusta causa dell’antimafiosità. L’affrancamento delle nostre collettività dal marchio infamante della mafia passa, anche dal giusto riconoscimento da tributare ai figli di questa nostra comunità. A nome di tutta l’associazione nazionale “Familiari Vittime innocenti della Mafia” siamo vicini alla famiglia Carbone con la nostra stima e il nostro affetto, per l’impegno sempre dimostrato nelle iniziative della nostra associazione e perché solo chi ha subito l’efferatezza della violenza mafiosa e chi combatte ogni giorno la mafia può capire cos’è ed è titolato a portare il proprio contributo nelle manifestazioni.
Distinti saluti

Giuseppe Ciminnisi

Vicepresidente Associazione Nazionale

Familiari Vittime della Mafia

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