martedì 3 agosto 2010

Lotta alle mafie


Lotta alle mafie

03.08.2010
Maroni: «Il progetto di sconfiggere definitivamente la criminalità organizzata nei prossimi tre anni può davvero essere raggiunto»

Il Senato ha approvato all'unanimità il Piano straordinario di contrasto alle mafie. Entro un anno sarà varato il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nasce la stazione appaltante in ambito regionale, prevista la tracciabilità dei flussi finanziari


L'Aula del Senato ha approvato all'unanimità il Piano straordinario di contrasto alle mafie. L'opposizione aveva annunciato la propria posizione a favore del Piano dopo l'accoglimento di un ordine del giorno da parte del governo. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha assicurato, prendendo la parola in Aula, che «entro il termine previsto, il 30 novembre, il governo manterrà gli impegni presi con l'ordine del giorno».

«Credo debba essere riconosciuto al governo - ha dichiarato Maroni - il merito di aver accolto i suggerimenti e i contributi forniti dall'opposizione al disegno di legge. Nell'ordine del giorno finale - ha proseguito il ministro dell'Interno - che il governo ha accolto, ci sono degli impegni precisi che io ribadisco saranno mantenuti nei termini temporali previsti. Sono misure rilevanti che non abbiamo potuto inserire ora nel provvedimento per mancanza di tempo».

«Oggi siamo di fronte a un voto unanime, importante, che dà forza all'azione dello Stato. Il progetto di sconfiggere definitivamente la criminalità organizzata entro questa legislatura - ha concluso Maroni - ovvero nei prossimi tre anni, può davvero essere raggiunto».

Il Piano straordinario contro le mafie è stato approvato all'unanimità nel maggio scorso dalla Camera. Il ddl a firma Maroni-Alfano delega il governo ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto legislativo con il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Per gli appalti vengono introdotte misure di tracciabilità dei flussi finanziari (con bonifico bancario o postale) per le procedure di assegnazione di lavori, servizi e forniture pubbliche contro le infiltrazioni criminali e si prevede l'istituzione di una o più stazione appaltante in ambito regionale, in modo da assicurare trasparenza, economicità e prevenire il rischio di penetrazioni mafiose. Modifiche anche per la disciplina dei ricorsi alla revoca dei programmi di protezione, con nuove disposizioni sulle misure per i testimoni di giustizia.

Ci saranno più controlli per i condannati: le loro posizioni fiscali e patrimoniali verranno monitorate e oltre il superamento di determinate soglie scatterà la confisca dei beni in caso di violazione dell'obbligo di comunicazione delle variazioni patrimoniali

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