domenica 21 novembre 2010

Brindisi, medici fannulloni l'Ordine li sospende Ecco tutti i nomi dei coinvolti

di Valeria Cordella Arcangeli


BRINDISI - Sospesi dall’esercizio della professione i sei medici sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Lo ha comunicato il Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ieri nella tarda serata.

Solo qualche ora prima il manager Rollo aveva nominato i dirigenti medici che prenderanno il posto dei colleghi arrestati ed ora anche sospesi dall’esercizio della professione.

Sui loro nomi, però, il riserbo del direttore generale è assoluto: «Lo saprete lunedì», ha dichiarato irremovibile.

La sospensione, da parte dell’Ordine dei medici, è stata adottata per il reato di truffa, sulla base delle norme che regolano la professione medica, a seguito del provvedimento della Procura della Repubblica di lunedì scorso nei confronti dei sei professionisti: il radiologo Giuseppe Carella (57 anni); gli odontoiatri Liliana Leone (58 anni) e Mario Poli (52 anni); l’oculista Vito Capone (56 anni) e i due medici arrestati in flagranza di reato: Teodoro De Castro, dirigente medico (57 anni) e Giovanni Ungaro (58 anni) medico convenzionato.

«Il Consiglio direttivo ha espresso altresì piena fiducia nell’opera della magistratura - ha affermato Emanuele Vinci, presidente dell’ Ordine di Brindisi - auspicando una rapida conclusione delle procedure giudiziarie ai fini dell’accertamento delle responsabilità».

Parallelamente, è stato avviato, da parte dell’Ufficio addetto della Asl il procedimento disciplinare finalizzato al licenziamento dei professionisti. Lo prevede, in caso di assenteismo, il nuovo regolamento interno sottoscritto nel luglio scorso. Entro sessanta giorni i legali dei medici arrestati potranno presentare le memorie con le controdeduzioni. E, se lo riterranno, proporre appello.

La nuova normativa prevede, infatti, in questo differenziandosi dalla precedente, che il procedimento disciplinare abbia un percorso autonomo rispetto alle sorti del giudizio penale.

Insieme a questo aspetto del problema, c’è, sul fronte dell’assistenza, l’urgenza di riorganizzare e rafforzare, all’interno del distretto sociosanitario di via Dalmazia, i servizi sanitari «decapitati» dai provvedimenti restrittivi.

«La rete dei servizi territoriali a Brindisi sarà rafforzata - ha affermato Roldolfo Rollo, direttore generale della Asl -. Già lunedì i nuovi dirigenti inizieranno a lavorare».

Il «walzer» è già iniziato. Fa sentire le sue note ad appena una settimana dal terremoto che ha travolto e sconvolto la sanità brindisina. «Si deve riavviare l’attività per recuperare il tempo perduto - ha proseguito Rollo - per questo motivo ho già predisposto gli ordini di servizio che sono stati già comunicati agli interessati».

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