mercoledì 17 novembre 2010

Camorra, preso il super boss Iovine capo dei Casalesi in fuga da 14 anni

Blitz della mobile nel pomeriggio Si nascondeva a Casal di Principe
a pochi chilometri dai famigliari Alfano: «Subito al carcere duro»

NAPOLI

La fuga del boss camorrista Antonio Iovine è finita. Gli uomini della Mobile l’hanno arrestato nel pomeriggio: «’o ninno», 46 anni, storico capo dei Casalesi, era nascosto nell’abitazione di un amico a Casal di Principe, il feudo della sua organizzazione, a pochi isolati di distanza dalla casa dei suoi famigliari. Quando ha visto entrare gli agenti ha provato a scappare dal terrazzo. Non ce l'ha fatta, e dopo quattordici anni s’è consegnato agli uomini della polizia. Nella villa c'era una pistola, registrata regolarmente, ma non sono stati sparati colpi. «Sono doppiamente soddisfatto anche perchè l’arresto di Iovine è stato tranquillo, senza che vi fosse bisogno di fare ricorso alle armi», ha detto il procuratore Lepore.

Il manager dei clan

Iovine viene considerato dagli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli uno dei capi della camorra casalese ancora in libertà. «’o ninno» è stato condannato all’ergastolo al maxiprocesso Spartacus, nel giugno del 2008. Componente con Zagaria della diarchia che dalla latitanza ha diretto gli affari criminali del clan, Iovine è considerato il boss manager, la mente affaristica del sodalizio impegnato tra le altre attività anche nel business della spazzatura. A lui viene attribuita la capacità del clan di espandere i propri interessi ben oltre i confini campani.



Le mani sui rifiuti

È Iovine, per gli inquirenti, a rappresentare per anni la camorra che fa affari e che ricicla i proventi delle attività illecite, droga e racket su tutte, nell’economia pulita e nel business del cemento fino a costruire l’impero di Gomorra, come testimoniato dai continui sequestri di beni disposti da parte della magistratura.

Le reazioni della politica

«Oggi è una bellissima giornata per la lotta alla mafia», ha detto il ministro dell'Interno Maroni. «Firmerò subito la richiesta di 41 bis», ha annunciato il ministro Alfano. «Abbiamo avuto una ulteriore conferma - aggiunge - che la squadra Stato vince e l’antimafia giocata batte quella parlata».

Il "manager" dell'impero di Gomorra:



ecco chi è il superboss Antonio Iovine
 
Arrestato oggi dalla polizia,  è il capo storico dei Casalesi

 NAPOLI
Con il superlatitante Michele Zagaria, Antonio Iovine, arrestato oggi dalla polizia, è considerato il capo storico del clan dei Casalesi.

Quarantasei anni, nativo di San Cipriano d’Aversa (Caserta), Iovine, soprannominato òNinno, era nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Latitante da 14 anni, Iovine deve scontare la pena dell’ergastolo comminata nei suoi confronti in sede di appello al maxiprocesso Spartacus, nel giugno del 2008.

Componente con Zagaria della diarchia che dalla latitanza ha diretto gli affari criminali del clan, Iovine è considerato il "boss manager", la mente affaristica del sodalizio impegnato tra le altre attività anche nel business della spazzatura. A lui viene attribuita la capacità del clan di espandere i propri interessi ben oltre i confini campani. È Iovine, per gli inquirenti, a rappresentare per anni la camorra che fa affari e che ricicla i proventi delle attività illecite, droga e racket su tutte, nell’economia pulita e nel business del cemento fino a costruire l’impero di "Gomorra", come testimoniato dai continui sequestri di beni disposti da parte della magistratura.

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