martedì 23 novembre 2010

Operazione Iblis, il Tribunale della Libertà: regge impianto d’accusa

Depositata l'ordinanza per 14 delle 47 persone, tra imprenditori, politici, e presunti affiliati mafiosi del clan Santapaola, arrestate il 3 novembre scorso





CATANIA. I giudici del Tribunale della Libertà di Catania hanno depositato l'ordinanza per 14 delle 47 persone, tra imprenditori, politici, e presunti affiliati mafiosi del clan Santapaola, arrestate il 3 novembre scorso nell'operazione "Iblis", disposta Procura etnea. Per quasi tutti è stata rigettata la richiesta di annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere presentata dai legali.

Confermata la custodia cautelare per Mario Ercolano, Graziano Lo Vortico, Pietro Guglielmino, Giuseppe Arena, Tommaso Somma e l'imprenditore Giuseppe Monaco. I tribunale del riesame ha invece derubricato il reato di associazione mafiosa in concorso esterno per Girolamo e Michele Marsiglione, figli di Francesco. Quest'ultimo per i magistrati antimafia avrebbe curato il riciclaggio nell'affare Tenutella, il centro commerciale da anni è in costruzione a Misterbianco, alle porte di Catania. I giudici hanno invece annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Sebastiano Rampulla, presunto reggente della famiglia di cosa nostra, finito nell'inchiesta per estorsione, che però resta in carcere per altri reati. Sebastiano è fratello del boss Pietro, condannato all'ergastolo nella strage di Capaci. Annullamento anche per Salvatore di Bennardo,che avrebbe avuto un ruolo secondario nell'omicidio di Angelo Santapaola.

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