sabato 18 dicembre 2010

Uccisione di Gelsomina Verde, i giudici: «Cosimo Di Lauro non è il mandante»

NAPOLI (18 dicembre)


Il boss della camorra Cosimo Di Lauro è stato assolto dall'accusa di essere il mandante dell'omicidio di Gelsomina Verde, la giovane 22enne che fu torturata, uccisa e bruciata il 22 novembre 2004 nella macchina del padre, nel corso della cosiddetta faida di Scampia. La sentenza è stata emessa stasera dalla prima sezione della Corte d'Assise di Appello di Napoli, che ha accolto le richieste dei legali dell'imputato, gli avvocati Saverio Senese e Vittorio Giaquinto. Di Lauro, in primo grado, era stato condannato all'ergastolo.


L'accusa si reggeva, in particolare, sulle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Gelsomina Verde fu sequestrata nel corso della faida di Scampia, che vedeva contrapposti il clan Di Lauro e quello degli Scissionisti. I rapitori uccisero la giovane dopo averla brutalmente torturata, al fine di farsi dire il luogo dove si nascondeva un suo ex fidanzato, ritenuto legato agli Scissionisti.

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