martedì 18 gennaio 2011

Antimafia, consegnati al comune di Rodano (Mi) 6 immobili confiscati

Maroni: il coinvolgimento degli enti locali è l'aspetto più efficace della lotta alle mafie. Alla cerimonia di affidamento anche il direttore dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati Morcone, il prefetto di Milano Lombardi e il sindaco di Rodano Comaschi


L'aspetto più efficace della lotta alle mafie è, secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, la consegna alle comunità locali dei beni sottratti alle organizzazioni criminali.


Il ministro, che questo pomeriggio ha affidato simbolicamente al comune di Rodano (MI), durante una cerimonia in municipio, 6 immobili confiscati definitivamente a Carmine Sposito (2 villette, 1 negozio, 1 appartamento, 1 box e 1 capannone), è tornato a parlare della strategie di governo per combattere e sconfiggere il crimine organizzato, «una lotta che stiamo conducendo in modo incessante e con risultati che sono sotto gli occhi di tutti».

Molto importante da questo punto di vista, ha ricordato Maroni, è l'attività dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, presente oggi a Rodano con il suo direttore Mario Morcone. L'Agenzia, a un anno dalla sua creazione, ha già portato a risultati evidenti ed «encomiabili» secondo Maroni, che ha annunciato la prossima apertura di una sede anche nel centro di Milano, proprio in un immobile confiscato, seguita al più presto da sedi a Palermo e Napoli.

Delle strategie antimafia fa parte anche il monitoraggio della regolarità delle gare d'appalto per l'Expo 2015 di Milano, per il quale esiste una struttura apposita la cui attività sarà al centro di una relazione che il ministro presenterà giovedì a Palazzo Chigi.

Tornando sulla 'restituzione' ai comuni dei beni appartenuti ai boss Maroni ha spiegato la politica del ministero dell'Interno, che è quella di «coinvolgere gli enti locali consegnandogli gli immobili o le attività commerciali e imprenditoriali», una forma di risarcimento per i territori che «riguarda tutta l'Italia, non solo il Sud», visto che «la Lombardia è la quarta regione per numero di beni sequestrati e confiscati». Insomma, oggi a Rodano è strata scritta «una bella pagina per la Lombardia e per tutti i cittadini onesti», ha detto Maroni, che ha assicurato il massimo sostegno del ministero a tutti i sindaci impegnati sul fronte antimafia.

Il comune di Rodano darà i beni in affitto, come previsto dalla normativa (legge n. 575/65, articolo 2-undecies), e utilizzerà gli introiti a fini sociali, in particolare per un progetto a sostegno di famiglie in difficoltà. Alla cerimonia di consegna erano presenti anche il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi e il sindaco del comune Michele Andrea Comaschi.

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