giovedì 20 gennaio 2011

Crotone, il massacro nel negozio di scooter Due fratelli uccisi e un ferito

Il massacro al Maxiscooter di due fratelli originari di Cutro, materializzatosi nel primissimo pomeriggio di ieri, ha una chiave di lettura ben precisa secondo gli investigatori della Squadra Mobile della Questura
 
 
20/01/2011 Un vero e proprio massacro; i fratelli Grisi, Alfredo, di 39 anni, e Giuseppe, di 40, le due vittime, e Francesco, di 42, rimasto ferito.


Tutto scaturito da una lite per questioni di soldi all'interno della rivendita di scooter nella centralissima via Cappuccini, e a sparare sarebbe stato Gianfranco Giordano, di 39 anni, fratello del titolare, Antonio.

Gianfranco è noto alle cronache, in particolare, essendo imputato, sia pure a piede libero, con le accuse di associazione mafiosa e narcotraffico, nei processi Tramontana e Herakles. Proprio Antonio, ieri interrogato a lungo dagli ispettori della Mobile, avrebbe avuto una discussione con i fratelli Grisi all'interno del negozio. Forse i Grisi incolpavano Antonio di aver pagato con degli assegni a vuoto dei quadricicli venduti da loro.

Secondo le ricostruzioni i due fratelli, avevano deciso di vendere i quadricicli, ma forse proprio la compravendita non è andata a buon fine. Fuori dal negozio aspettavano altri due cutresi, l'avvocato Rosario Mattace, di 37 anni, e Francesco Frontera, di 36, noto alle cronache per essere un imputato del processo Scacco Matto. La lite è degenerata in maniera irreparabile al sopraggiungere di Gianfranco. Sarebbe stato lui a fare fuoco con una pistola calibro 9. Otto i colpi sparati contro i fratelli Grisi, che tentavano di trovare riparo nell'area dell'esercizio commerciale adibita a uffici.

Quando gli investigatori sono arrivati hanno trovato tre corpi a terra e il locale sottosopra, con gli scooter nuovi esposti caduti sul pavimento.

Gianfranco Giordano si è reso irreperibile mentre il fratello è stato torchiato a lungo in Questura nella veste di persona informata sui fatti. Stessa sorte è toccata a Frontera, dopo di lui.

Anche le vittime erano già note alle forze dell'ordine, a vario titolo, per episodi di droga, estorsione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. A Cutro non si vedevano da una vita i Grisi, essendo emigrati nel Veronese, ma a Cutro i Grisi hanno parenti. I rilievi sui corpi sono stati eseguiti dal medico legale Massimo Rizzo. Sul posto è giunto anche il procuratore della Repubblica preso il Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta.

1 commento:

  1. Buongiorno,
    Vorrei chiedervi gentilmente di rimuovere la foto che avete postato alcuni anni fa, dell’omicio dei fratelli Grisi, quali padri di famiglia. Perché i loro figli ad oggi sono cresciuti e iniziano a cercare le informazioni su internet, quindi gentilmente vi chiedo di rimuovere le foto dell’omicidio affinché i loro figli possano non vederle. Grazie

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