martedì 25 gennaio 2011

Mafia, chiesta condanna a 18 anni per Francesco Fragapane

Francesco Fragapane è mafioso e la prima inchiesta Sicania non aveva accertato fino in fondo la sua attività al servizio di Cosa Nostra.


Ne è convinto il pm della Dda di Palermo Rita Fulantelli che ieri ha chiesto la nuova condanna: diciotto anni di reclusione per il ventinovenne di Santa Elisabetta con il meccanismo della continuazione con la precedente condanna a otto anni rimediata nel primo processo. Un’ulteriore riduzione, pari a un terzo, è dovuta al rito abbreviato. L’avvocato Antonino Gaziano concluderà il primo marzo e insisterà per l’applicazione del principio giuridico del cosiddetto “ne bis in idem”. In sostanza farà presente che, per questi fatti, è stato già condannato e non può essere giudicato una seconda volta. Secondo l’ipotesi della Dda, gli imputati avrebbero fatto parte della cosca della zona dei Monti Sicani. In particolare avrebbero imposto metodi mafiosi nel campo delle imprese. La nuova accusa scaturisce dal processo di primo grado. Contestualmente alla sentenza il collegio del tribunale di Agrigento presieduto da Antonina Sabatino (a latere Petitti e Franzoso) ha trasmesso gli atti alla Procura di Palermo perché riteneva che il dibattimento avesse provato la partecipazione a Cosa Nostra di tre imputati (su sei) anche per un periodo diverso a quello contestato nel processo. La Dda ha quindi chiesto un nuovo giudizio per tre imputati con l’accusa di associazione mafiosa. Il primo marzo, dopo l’arringa difensiva dell’avvocato Antonino Gaziano, il giudice potrebbe emettere il verdetto o rinviare per le eventuali repliche.

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