martedì 18 gennaio 2011

news

Estorsioni e usura, 7 arresti a Messina

Operazione della polizia. Gli indagati avrebbero praticato interessi fino al 300%. Coinvolto un esponente del clan Mangialupi


MESSINA. Operazione della polizia a Messina con sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli esponenti di un'organizzazione accusati di usura, estorsioni e riciclaggio. Gli indagati avrebbero praticato prestiti con interessi fino al 300% servendosi per fare pressioni sulle vittime dell'appoggio di un noto esponente della criminalità locale del clan Mangialupi di Messina. Tra le vittime un noto avvocato messinese che per cercare di restituire il denaro agli usurai ha anche commesso dei reati.

Piazza Armerina, confessa l’omicidio di un’anziana dopo 35 anni

Aldo Consoli, 57 anni, già condannato per un altro omicidio: "Il mostro che ha ucciso quella povera donna sono io”


PIAZZA ARMERINA. "Il mostro che ha ucciso quella povera donna sono io! La cosa che non riesco a dimenticare è che mentre la strangolavo lei stringeva in mano un crocifisso". E' stato lo stesso assassino a confessare, dopo 35 anni, il brutale omicidio di una anziana ultraottantenne, avvenuto a Piazza Armerina nell'agosto del 1975. L'omicida è Aldo Consoli, 57 anni, detto "lo scienziato", già condannato per un altro delitto. Adesso la polizia, che di recente aveva riaperto le indagini sull'uccisione dell'anziana, gli ha notificato in carcera un nuovo ordine di custodia cautelare firmato dal Gip del tribunale di Enna, David Salvucci, su richiesta del Procuratore Calogero Ferotti.

Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Enna, in collaborazione con il Commissariato e i carabinieri di Piazza Armerina. Consoli era stato arrestato nel 2009 con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio di un pregiudicato, Giuseppe Avvenia. Dopo essere stato condannato a 18 anni e 9 mesi di reclusione con il rito abbreviato, l'imputato ha confessato anche l'omicidio di Irene Salanitro, 83 anni, che era sua vicina di casa, rivelando alcuni dettagli di cui solo l'assassino poteva essere a conoscenza. In particolare il fatto che la vittima, al momento in cui venne strangolata, stringesse in mano un rosario. Subito dopo il delitto, legato al furto di gioielli e preziosi dall'abitazione dell'anziana donna, i sospetti degli investigatori si erano subito concentrati sul vicino di casa, che allora aveva 21 anni. Ma gli elementi raccolti non furono sufficienti ad inchiodare Consoli. Oggi, a 35 anni di distanza, la svolta.


Strozzini nel Siracusano, quattro arresti

Blitz dei carabinieri durante la notte. Scoperta un’organizzazione vicina al clan Nardo di Lentini


SIRACUSA. I carabinieri hanno eseguito in nottata quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per usura emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dei presunti esponenti di un'organizzazione "vicina" al clan Nardo di Lentini. Gli indagati, approfittando della situazione debitoria di un rivenditore di automobili, prima avrebbero tentato di acquisire l'attività, poi, a fronte dei prestiti di denaro concessi, avrebbero preteso la restituzione delle somme con interessi fino al 78%.



Banda di rapinatori siciliani in trasferta


Arrestate sei persone tra esecutori dei colpi e fiancheggiatori. Erano specializzati negli assalti a istituti di credito del centro e del nord della penisola


ROMA. In trasferta da Palermo per rapinare istituti di credito nel modenese. Sono sei le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla polizia di Modena, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena che ha sgominato la banda di rapinatori siciliani, specializzati negli assalti a danno di istituti di credito del centro e del nord della penisola.

Arrestati sia gli esecutori materiali delle rapine che i fiancheggiatori; per tutti le accuse vanno dalla rapina aggravata in concorso al porto di arma. Ai componenti della banda sono state contestate diverse rapine: quella del 16 gennaio 2009 in danno del Banco San Geminiano e San Prospero Agenzia di Sassuolo (Mo), quella del 2 febbraio 2009 in danno della Banca Popolare di Novara e Verona - Banco San Geminiano e San Prospero Agenzia di Fiorano Modenese, quella del 27 aprile 2009 in danno della Banca Modenese agenzia di Sassuolo e quella del 1 luglio 2009 in danno del Banco San Geminiano e San Prospero Agenzia di Sassuolo.



Palermo, pass falsi per le zone blu

Potenziati i controlli dei vigili urbani. Una quarantina le denunce: c'è anche una giornalista


PALERMO. Pass falsi per la sosta nelle zone blu, la guerra continua. E i vigili urbani scoprono nuovi casi. A finire nel mirino questa volta è una giornalista. Si chiama Patrizia Biagi ed è stata denunciata per truffa, falso materiale e falso ideologico. La sua macchina era in sosta in via Catania con un pass per residenti il cui numero della matrice corrispondeva ad un’altra vettura sempre intestata alla giornalista e ad un’altra zona, la P6 (via Catania ricade nella P7). Per i vigili si tratta di un pass clonato e pertanto gli uomini di via Dogali hanno già trasmesso la denuncia alla Procura della Repubblica, hanno notificato a uno dei possessori delle chiavi dell’auto la multa da 24 euro. La notifica della contravvenzione ha evitato il sequestro della macchina, una Bmw. La Biagi è una giornalista in forza all’ufficio stampa del Comune, incarico che le è stato affidato dopo una stabilizzazione in quanto Lsu.

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