giovedì 13 gennaio 2011

Salvatore Giuliano dagli Stati Uniti sarebbe tornato in Sicilia nel 1971

Salvatore Giuliano, il famoso bandito siciliano, nel gennaio del 1971, all’età di 48 anni, dagli Stati Uniti sarebbe tornato a Montelepre per i funerali della madre Maria Lombardo e ad accompagnarlo sarebbe stato un agente dei servizi segreti.


La Procura di Palermo avrebbe già acquisito la testimonianza di questo 007 italiano in pensione sulla quale c’è il timbro top secret, in attesa che i magistrati verifichino le sue dichiarazioni, così come si legge in un articolo de Il fatto quotidiano.

L’uomo, ormai settantenne avrebbe raccontato di essere stato in stretto contatto con Giulio Andreotti e di essere stato incaricato di occuparsi personalmente del Bandito Giuliano. Se la sua versione fosse vera, si avrebbe una conferma al fatto che la carriera del Bandito di Montelepre non venne troncata dalla sua morte, ma da una fuga verso gli Stati Uniti, organizzata con la complicità dei servizi segreti americani, la Cia.

E dire che a Montelepre in molti hanno scommesso più volte sul fatto che Salvatore Giuliano non avrebbe niente a che fare con il cadavere riesumato il 28 ottobre scorso nel cimitero della cittadina. Una svolta potrebbe arrivare dal risultato delle analisi del Dna, atteso per questi giorni, ma non ancora ufficializzato dalla procura, anche perché sembrerebbe che i campioni prelevati dai resti del corpo nella bara e comparati con quelli del nipote Giuseppe Sciortino non sarebbero stati sufficienti per stabilire la vera identità di quel corpo.

Mariangela Di Stefano

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