giovedì 17 febbraio 2011

Mafia, maxi sequestro di beni nel Siracusano

Nel mirino degli investigatori un'impresa di onoranze funebri, due immobili, automezzi e disponibilità bancarie. Il patrimonio appartiene a Giuseppe Calabrò, condannato a 30 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e omicidio


LENTINI. Investigatori della Direzione investigativa antimafia di Catania e militari del comando provinciale dei carabinieri di Siracusa hanno sequestrato, a Lentini, beni per un milione di euro ritenuti riconducibili a Giuseppe Calabrò, condannato, con sentenza definitiva, a 30 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e omicidio. Secondo l'accusa, Calabrò è un elemento contiguo al clan Nardo, legato a Cosa nostra di Catania. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania. Tra i beni sottoposti a sequestro ci sono un'impresa di onoranze funebri, due immobili, automezzi e disponibilità bancarie del valore complessivo di oltre un milione di euro.

Gela, sequestro di beni al clan degli Emmanuello
 
Confisca da 3 milioni ad Emanuele Nastasi. Nel mirino aziende, quote societarie e terreni


CALTANISSETTA. La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta ha sequestrato beni per oltre 3 milioni di euro a Emanuele Nastasi, 55 anni, di Gela, ritenuto uomo d'onore del clan degli Emmanuello. Oggetto del provvedimento, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta, sono imprese, quote societarie, mobili, immobili e rapporti bancari.

Il ruolo di Nastasi in Cosa nostra è emerso nell'inchiesta denominata "In & Out", che ha portato all'arresto di sei persone accusate di mafia e trasferimento fraudolento di valori. L'uomo, cognato di Crocifisso Smorta, ex boss ,ora pentito, avrebbe fatto da tramite tra il familiare, detenuto, e l'organizzazione mafiosa. Dall'inchiesta emersero anche gli interessi degli Emmanuello negli affari derivanti dall'indotto del polo petrolchimico di Gela. Sotto sequestro sono finite due ditte individuali - la 'Nastasi Emanuele', impresa edile e "Il Sultano", azienda che commercia mobili-; quote societarie della della "Ner Costruzioni srl"; un terreno e due fabbricati a Gela; quote di cinque fabbricati in costruzione, sempre nel comune di Gela, due auto, due autocarri, una moto e 19 rapporti bancari.

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