mercoledì 2 marzo 2011

Maltempo, nubifragio nel Reggino due vittime

Il maltempo ha fatto due vittime ieri in Calabria. Un uomo è morto a Reggio Calabria dopo che la sua auto è stata travolta da una frana


Un bilancio tragico quello del maltempo che nelle ultime 24ore ha investito la Calabria provocando ieri la morte di due persone. Un uomo è morto a Reggio Calabria dopo che la sua auto è stata travolta da una frana nella località Villa San Giuseppe nella zona di Pettogallico. Sulla zona sta piovendo dalla notte scorsa. La vittima era un pensionato di 69 anni. L'uomo, che abitava nella frazione Arghillà periferia nord di Reggio Calabria, è stato sommerso da fango e detriti e trascinato con la sua vettura verso il fondovalle dove scorre il torrente Pettogallico. Il corpo è stato recuperato da una squadra dei vigili del fuoco del nucleo speleo - alpino - fluviale che si è calata nel dirupo per recuperare il cadavere. L'altra vittima e' un commerciante di 34 anni, nel Reggino, è morto sul colpo in un incidente stradale avvenuto all'alba sulla strada statale 106 al bivio per Portigliola, nella locride. Viaggiava a bordo del suo fuoristrada per la forte pioggia che cadeva sulla zona, si è schiantato contro l'ingresso di un bar che a quell'ora era chiuso. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Il commerciante era sposato e padre di due figli.


Intanto frane e allagamenti sono state segnalate ieri a Reggio Calabria e in varie zone della provincia. Isolata, sempre a Reggio, per una frana la frazione di Sambatello.

Quindici persone sono state soccorse dai vigili del fuoco di Vibo Valentia dopo che erano rimaste bloccate chi in auto, chi nelle proprie abitazioni a causa di allagamenti. Tutta la fascia tirrenica vibonese è stata colpita da un violento acquazzone durato due ore.

Stamattina per fortuna, leggero miglioramento delle condizioni metereologiche anche se la Protezione Civile continuera' a monitorare l'andamento della situazione, mantenendo alto il controllo del territorio reggino e dell'intera regione per rispondere adeguatamente alle esigenze ed ai bisogni che si dovessero presentare.



Marche, i morti sono due:trovato

il corpo del disperso. Manca la ragazza



ANCONA - Due morti e una ragazza ancora dispersa. I sommozzatori attorno alle 16 hanno ritrovato a Casette d’Ete il cadavere dell’uomo disperso nella piena del fiume Ete Morto, incagliato fra gli alberi.


Sono state sospese invece al calare della notte le ricerche di Valentina Alleri, la ragazza di 20 dispersa nella piena del fiume Ete Morto a Casette d’Ete. Nessuna traccia per ora né della giovane operaia, né della Bmw grigia sulla quale viaggiava con Santacroce e la madre, che è stata tratta in salvo da un soccorritore.

Santacroce ripescato 2 km a Sud
Giuseppe Santacroce, 51 anni, operaio, era stato trascinato via dalla corrente insieme alla figlia della sua compagna, Valentina, ancora dispersa. La donna invece è riuscita a salvarsi. Sul posto è accorso il fratello della vittima, giunto dalla Puglia. Santacroce, Valentina Alleri e Silvana Granata viaggiavano a bordo di una Bmw condotta dall’uomo, e stavano andando al lavoro.

A riconoscere il cadavere di Giuseppe Santacroce sono stati il fratello e la sorella, arrivati subito sul luogo del ritrovamento. L’uomo è stato avvistato lungo l’argine dell’Ete Morto, 2 km a Sud dal punto della scomparsa, e tratto a riva con un verricello dai sommozzatori dei pompieri. La maglia rovesciata sul volto, semisvestito, aveva un braccio teso verso l’alto, come se tentasse di abbracciare un ramo d’albero, e l’altra in acqua. “Dovevamo arrivare prima... dovevamo arrivare prima, s'è aggrappato fino alla fine!” grida la sorella.

Mentre il fratello ripete “Dio questo non me lo dovevi fare...”. Un nipote della vittima, Roberto Buongiorno, tenta invano di consolarli. Sul posto ci sono anche i carabinieri e la polizia giudiziaria, in attesa che il magistrato di turno autorizzi la rimozione della salma. Ancora nessuna traccia invece di Valentina, nè dell’auto. I sommozzatori si caleranno di nuovo nel fiume, nonostante la corrente non accenni a diminuire e sia ormai quasi buio.

La tragedia nel Fermano
Sarebbero stati trovati morti, anche se manca ancora l'ufficialità, i due dispersi per il maltempo a Casette d’Ete sono un uomo di 50 anni, Giuseppe Santacroce e la figlia ventenne della sua compagna, Valentina. La madre della ragazza, Silvana, si è salvata dalla piena dell’Ete Morto aprendo lo sportello della Bmw su cui tutti e tre viaggiavano, e gettandosi fuori. Ora è ricoverata nell’ospedale di Civitanova Marche. Sembra che la famiglia stesse viaggiando in direzione di Civitanova Marche, non si sa se per lavoro o per altri motivi. I tre si stavano recando al lavoro in una fabbrica calzaturiera di Civitanova, la Eurosuole.

La donna morta ad Ascoli
La vittima del maltempo si chiamava Maria Corradetti, di Ascoli, aveva 85 anni, è stata trovata morta in un fosso di Venarotta. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, sarebbe scivolata nel fosso perchè un terrapieno è smottato per via delle piogge abbondanti. L’anziana è stata risucchiata nell’alveo del piccolo corso d’acqua, che si forma soltanto quando le precipitazioni sono molto intense (raccoglie le acque di scolo del centro abitato) per poi confluire nel torrente Chiaro e, all’altezza di Ascoli Piceno, nel Tronto.

E' emergenza in tutte le Marche
Decine di famiglie alluvionate, che in giornata potrebbero diventare centinaia, sono state portate in salvo nelle Marche alluvionate dai vigili del fuoco, con gommoni e altri mezzi anfibi.

Numerosissimi gli sgomberi nel Fermano, fra Casette d’Ete, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a mare, mentre in contrada Salvano due abitazioni rimaste isolate per esondazione dell’Ete vivo, devono ancora essere raggiunte dai soccorritori. Lungo le strade si vedono auto accatastate per il flusso senza sosta di acqua e fango: una lotta impari per i vigili del fuoco, che cercando di trainarle con mezzi meccanici.

Strade interrotte e aeroporto chiuso
Strade interrotte, aeroporto bloccato, a rischio frane la totalità dei Comuni marchigiani. L'ondata di maltempo che da ieri sferza le Marche ha messo in ginocchio l'intera regione. Neve al Nord e nell'entroterra; pioggia battente lungo la costa; forti mareggiate: è lo scenario da incubo in cui Protezione civile, vigili del fuoco e forze dell'ordine stanno cercando portare soccorso alla popolazione.

Per quanto riguarda l'autostrada è chiuso il casello di Porto San Giorgio dell'A14 mentre è rimasto chiuso fino alle 19 l'aeroporto Sanzio per l'allagamento della pista.

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