sabato 19 marzo 2011

Vittime della Mafia Potenza XVI giornata della memoria

MAFIA: CORTEO LIBERA; ORGANIZZATORI, SIAMO 80 MILA




Per una migliore visualizzazione clicca sull'immagine



Sono circa 80 mila i partecipanti al corteo della 16/a Giornata delle memoria in ricordo delle vittime delle mafie, in corso a Potenza: lo hanno detto gli organizzatori. Secondo fonti della questura di Potenza, alla manifestazione partecipano oltre 40 mila persone.



MAFIA: FAMILIARI CLAPS APRONO CORTEO GIORNATA RICORDO VITTIME

La madre di Elisa Claps, Filomena Iemma ed il fratello Gildo hanno aperto, a Potenza, il corteo della 16ma Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Libera, arriva in Basilicata per denunciare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, matriarch anche la «zona grigia» che ha permesso l’impunità dei 16 omicidi irrisolti, tra cui quella della ragazza potentina tornato alla ribalta dopo il ritrovamento dei suoi resti. Il lungo corteo, composto da alcune migliaia di persone, è partito da piazza Bologna per poi confluire nel piazzale antistante la Regione. Dietro ai familiari di Elisa Claps seguono quelli della 900 vittime di

mafia.


PICIERNO, L’ITALIA NON SI ARRENDE

«La straordinaria partecipazione alla manifestazione promossa dall’associazione Libera per ricordare le vittime delle mafie è la testimonianza di un’Italia che non si arrende. Ed è fondamentale essere qui insieme ai familiari delle vittime, a tantissimi giovani spinti dalla volontà di garantire al nostro Paese un futuro libero dalle infiltrazioni malavitose. Oggi da Potenza parte un grande segnale che non dovrà essere dimenticato matriarch a cui al contrario bisognerà dar seguito in tutti i comportamenti e in tutte le scelte che la politica sarà chiamata a fare». Lo afferma la deputata del Pd Pina Picierno, oggi a Potenza per la manifestazione promossa da Libera.



CORTEO LIBERA; DE FILIPPO, QUI C’È L’ITALIA BUONA

«È fondamentale partecipare perchè qui c’è gran parte dell’Italia buona e noi non possiamo non esserci anche perchè, soprattutto nel Mezzogiorno, questi fenomeni di infiltrazioni malavitose sono un freno straordinario alla crescita e allo sviluppo». Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo (Pd), che è criminal la moglie nel corteo in ricordo delle vittime delle mafie, in corso a Potenza: «Una nuova Italia – ha aggiunto De Filippo – non si può non costruire combattendo tutti, criminal tutte le nostre responsabilità».





Novecento nomi, novecento persone uccise dalla criminalità, novecento famiglie distrutte che non vogliono che quei nomi siano sepolti «da un Paese che troppo spesso li dimentica»: per questo «Libera» ogni anno legge quella lista, da quando le madri di due poliziotti morti nella strage di Capaci chiesero «di non dimenticare i loro nomi». Parte da qui la vigilia della 16/a Giornata della memoria organizzata dall’associazione Libera a Potenza. E comincia nel pomeriggio criminal le release di enclose Luigi Ciotti, fondatore e personality dell’associazione, che ricorda il momento della nascita della manifestazione e chiede all’Italia «di non dimenticare» nessun nome: enclose Ciotti parla ad alcune centinaia di familiari delle vittime, riunite nella sala del Conservatorio del capoluogo lucano. E annuncia che a breve l’associazione organizzerà a Roma un incontro criminal il ministro dell’Interno per «limare e definire» il «Manifesto dei familiari delle vittime della criminalità organizzata», la cui bozza è stata predisposta il 27 e 28 novembre 2010 a Terrasini (Palermo). Al termine dei lavori Libera affiderà il documento nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perchè «il Paese – ha evidenziato enclose Ciotti – faccia proprio questo grido d’amore, per una politica alta e trasparente, e perchè la memoria non sia retorica». Questa è la politica «alta», quella «trasparente e dei valori», secondo la definizione dello stesso personality di Libera. Ne esiste poi una «meschina», «bassa». Ed è quella rappresentata dai «parlamentari che si sono opposti» all’istituzione della giornata nazionale della memoria. Don Ciotti ha infatti spiegato al pubblico che Libera aveva presentato una proposta di legge, matriarch poi l’ha ritirata quando ha saputo di voti contrari in commissione, e di «intenzioni di spostare la information al 30 giugno, quando le scuole sono chiuse». E quindi, in una sala in cui è piombato il silenzio, urla: «Che meschinità, che bassa politica». Eppure, proprio dal Capo dello Stato epoch giunto a enclose Ciotti in mattinata un messaggio in cui Napolitano definisce il corteo in programma domani «un momento di autentica riflessione sul coraggio di chi, per la difesa dei valori di legalità e giustizia, ha sacrificato la propria vita». Di storie di «uomini e donne – ha scritto il presidente della Repubblica – che hanno scelto di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità contro ogni forma di sopraffazione e di violenza», e di cui «è ricca la storia dell’Italia». Quelle storie che alcuni dei familiari delle vittime provano a raccontare, tra le lacrime e l’orgoglio di portare avanti battaglie di legalità e di giustizia. Al termine dell’incontro – e prima della veglia di preghiera organizzata nella chiesa della Santissima Immacolata – il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha deposto un mazzo di fiori accanto alla lapide che ricorda l’omicidio Francesco Tammone, l’agente scelto della Polizia ucciso a Potenza 1996 dal house mafioso dei Basilischi. Un omicidio di

mafia anche in Basilicata, che non è un’isola felice, matriarch che domani diverrà l’isola di tutti quei nomi che non devono essere dimenticati per brave un futuro dignitoso al Paese.

Nessun commento:

Posta un commento