mercoledì 20 luglio 2011

Tremonti: tagliare maxi-pensioni casta

Schifani: al Senato ritenute straordinarie

La Camera risponde intanto alle accuse di Spider Truman, dalla barberia ai punti Millemiglia, dagli affitti alle scorte

ROMA - Dopo il bailamme provocato dalla denuncia su internet dei costi della politica, la Camera scende in campo con un lungo comunicato di quasi 100 righe, a cura dell'ufficio stampa di Montecitorio, nel quale si ribatte punto per punto alle accuse contro la casta di Spider Truman, definitosi ex collaboratore parlamentare, pubblicate su Facebook (332.000 fan)e su un blog. Il capo ufficio stampa della Camera, Giuseppe Leone, affronta tutti i temi al centro delle polemiche: dagli affitti dei quattro palazzi Marini, alle polizze assicurative, dagli stipendi dei barbieri, alle richieste di scorte personali o di contestazione di contravvenzioni.


Tremonti: tagliare le pensioni della casta. Il taglio del 5% e del 10% previsto per le pensioni d'oro che superano i 90.000 e i 150.000 euro non colpisce direttamente i vitalizi dei parlamentari, ma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha inviato una lettera ai capigruppo di maggioranza di Camera e Senato nella quale invita a procedere all'applicazione di tali tagli anche ai politici. «La disciplina sul contributo di perequazione - scrive il ministro con una lettera dai contenuti tecnici - potrebbe essere ritenuta immediatamente applicabile ai vitalizi dei parlamentari».

«Voglio tranquillizzare il ministro Tremonti sul fatto che il Senato, così come in passato, si adeguerà alle norme previste dalle manovre finanziarie in tema di contenimento dei costi e assoggettamento dei vitalizi di entità significativa a ritenute straordinarie. Lo farà in tempi immediati attraverso provvedimenti interni nel rispetto della propria autonomia costituzionale», sostiene il presidente del Senato, Renato Schifani, secondo fonti parlamentari vicine alla presidenza di Palazzo Madama.

Di seguito tutti i punti su cui la Camera replica a Spider Truman.

Locazione Palazzo Marini. L'autore - si legge nella nota di Montecitorio - afferma che la Camera dei deputati pagherebbe 25 milioni annui per l'affitto dell'intero Palazzo, sede degli uffici dei deputati, pari a 2 milioni di euro al mese. Al riguardo, ove ci si riferisca al cosiddetto Palazzo Marini 1, è stata già comunicata dalla Camera dei deputati alla proprietà la volontà di esercitare il diritto di recesso a partire dal 1 gennaio 2012. Da tale data, il risparmio annuo sarà pari a circa 14 milioni. Quanto agli altri tre Palazzi Marini esiste un vincolo contrattuale, senza facoltà di recesso, con scadenze rispettivamente nel 2016, 2017, 2018 e che pertanto non potranno essere, fino ad allora, annullabili né modificabili da parte della Camera.

Polizza assicurativa. Si sostiene che esisterebbe una polizza assicurativa che coprirebbe per intero il danno recato dal furto di beni, facendosi intendere che di tale possibilità sia stato fatto anche un uso illegittimo. Si tratta, in realtà, di una polizza assicurativa attivabile esclusivamente in presenza di danni o furti subìti nei Palazzi di Montecitorio, esclusivamente in quei luoghi sottoposti alla diretta vigilanza della Camera, come - ad esempio - il guardaroba.

Barberia. L'autore afferma nella pagina facebook che i barbieri della Camera guadagnerebbero 11 mila euro al mese e che la loro provenienza geografica sarebbe la stessa di un ex Presidente della Camera. Va in primo luogo ricordato che gli addetti al Reparto Barberia sono attualmente sette e che la loro retribuzione media netta mensile è di circa 2.400 euro. Inoltre, come per le altre professionalità dell'Amministrazione di Montecitorio, anche questa è selezionata attraverso concorso pubblico, l'ultimo dei quali bandito nel 2003 ed espletato nel 2005 nel corso della XIV legislatura. La provenienza geografica dei sette addetti è, in realtà, assai diversificata, variando dalle province di Roma, Napoli, Rieti, Salerno e Catania.

Richiesta scorte. Quanto alla «costruzione materiale» di falsi documenti recanti minacce a deputati al fine di accedere al servizio di scorta personale, va evidenziato che l'attribuzione della scorta, lungi dal configurare qualunque ruolo o competenza dell'organo parlamentare, è rimessa esclusivamente alle valutazioni del Comitato nazionale o provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Contestazione contravvenzioni. Stessa carenza di competenza della Camera è relativa alla cancellazione delle sanzioni irrogate per violazione del codice della strada e prevalentemente relative all'accesso alla Zona a Traffico Limitato di Roma, attraverso l'invio di una raccomandata A/R al Prefetto interessato con motivazioni connesse all'esercizio di funzioni istituzionali. Come è intuitivo, invece, le valutazione delle istanze prodotte dai parlamentari uti singuli è demandato in via esclusiva alle autorità competenti.

Punti Millemiglia. Circa il fatto che i deputati, nonostante abbiano il diritto di viaggiare gratuitamente sui voli aerei nazionali, possano comunque accumulare punti mille miglia Alitalia da poter sfruttare successivamente anche a favore dei familiari e che all'interno dell'agenzia di viaggi opererebbe un «funzionario parlamentare», il cui stipendio sarebbe di 7 mila euro mensili, si fa presente che presso tale agenzia di viaggi non operano dipendenti dell'Amministrazione della Camera, ma addetti della società cui il servizio è affidato. Occorre, altresì, sottolineare che l'offerta Millemiglia è stata formulata unilateralmente dall'Alitalia, senza alcun interessamento della Camera, su richiesta dei singoli deputati. La Camera, in sede di imminente rinnovo contrattuale con tale società, chiederà di accumulare direttamente le «miglia», al fine di risparmiare sui viaggi richiesti dall'attività parlamentare.

Convenzioni Tim e Peugeot. Circa le asserite agevolazioni tanto sul listino per i deputati sulle utenze cellulari TIM quanto sull'acquisto delle autovetture dell'azienda Peugeot, vale il principio per cui le proposte commerciali che le singole aziende avanzano in tal senso nei confronti dei deputati avvengono nell'ambito della loro discrezionalità d'impresa e senza alcun tipo di intermediazione della Camera.

Deputati pianisti. In riferimento al cosiddetto fenomeno dei «deputati pianisti», si fa presente che ad inizio di questa legislatura - come ampiamente riportato dagli organi di informazione - è stata adottata alla Camera, su proposta del Presidente Fini, una nuova metodologia di voto basata sul riconoscimento delle cosiddette «minuzie» del parlamentare volta a tutelare al massimo proprio la garanzia della personalità del voto, stroncando così questo fenomeno di malcostume.

Assistenza sanitaria. Infine, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria a favore dei deputati si fa presente che essa è a carico di un apposito fondo di solidarietà alimentato dai contributi versati dai singoli deputati ed è in equilibrio finanziario, come si evince dal relativo bilancio pubblicato anche sul sito internet della Camera in allegato al bilancio consuntivo della Camera medesima.

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