mercoledì 3 agosto 2011

Camorra, la sfida di Castellammare il sindaco: «Deserte le gare per lidi e chalet

Posti di lavoro persi per colpa dei clan»


CASTELLAMMARE DI STABIA - Il Comune indice gare d'appalto pubbliche che vanno puntualmente deserte. Così le organizzazioni criminali condizionano lo sviluppo del territorio a Castellammare di Stabia (Napoli).


È la denuncia del sindaco Luigi Bobbio, magistrato, che ha ingaggiato una strenua battaglia contro l'illegalità e la camorra radicata nelle attività produttive. Dalla gara per la festa popolare dei falò dell'Immacolata, a quella indetta due volte per la gestione degli chalet dell'Acqua della Madonna, per finire all'assegnazione delle spiagge libere, al Comune non giunge alcuna offerta.

L'estate a Castellammare di Stabia, città di mare con vocazione turistica, è stata una occasione mancata di lavoro e di reddito, preziosi per un territorio devastato dalla crisi economica e industriale, con centinaia migliaia di operai licenziati o in cassa integrazione.

I famosi chioschi dell'Acqua della Madonna sono chiusi e quella che fino allo scorso anno è stata considerata dai quartieri popolari una importante fonte di sussistenza sono un filare di strutture vuote e spettrali.

In passato, rivela Bobbio, con la 'distrazionè delle amministrazioni comunali si cedeva alle pressioni della camorra che consentiva le attività di ristorazione alle proprie condizioni. La clientela era numerosa e si lavorava di giorno e di notte con l'offerta della gastronomia tipica dei pescatori proposta ai tavolini vicino al mare. Bobbio è costernato. «Gli Chalet dell'Acqua della Madonna erano da sempre affidati in gestione al di fuori di ogni percorso di legalità formale e sostanziale, al punto che la commissione d'accesso prefettizia mi prescrisse di annullare in autotutela l'ultima gara, attinente all' attività della passata Amministrazione, che risultava pesantemente truccata - spiega il sindaco - Quest'anno è stata bandita e celebrata una gara vera e forte, e la conseguenza è stata che il bando, pubblicato due volte, è stato fatto andare deserto. La prima volta, non era stata presentata alcuna domanda, la seconda volta pochissime domande tutte viziate per varie ragioni e quindi inammissibili. Gli chalet sono stati negati di fatto alla città dalla camorra».

L'altra battaglia per la legalità è stata condotta contro le strutture abusive sorte sulle spiagge libere di Pozzano. «Un altro esempio di questa pesante interferenza lo abbiamo in queste ore con le gare per l'affidamento delle spiagge libere in regime di spiaggia libera attrezzata; su questi lidi, negli ultimi giorni - afferma il sindaco -, ho abbattuto decine e decine di metri cubi di opere abusive che, nei fatti, hanno rappresentato per anni gli stabilimenti balneari della camorra. Anche qui le gare sono andate deserte. Anche questi bandi saranno subito ripubblicati, ma temo che anche questa seconda gara andrà deserta. La gente però sta cominciando a capire e sta apprezzando. Nei prossimi giorni caccerò i parcheggiatori abusivi della malavita dalla zona di Pozzano».

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