mercoledì 3 agosto 2011

Prostitute infastidite dal viavai dei residenti Temono per i loro affari e chiamano il 113

Roma, gli abitanti del quartiere da tempo protestano contro il "mercato del sesso"

C'era un viavai esagerato di residenti che scoraggiava i potenziali clienti. E così le lucciole che stazionano in zona Prati Fiscali, a nord di Roma, tradizionalmente roccaforte della prostituzione, hanno chiamato il 113 lamentandosi perché i passanti le "infastidivano". Gli agenti sono intervenuti e hanno chiesto a tutti i documenti.

Le "signorine" che stavano esercitando nell'area nord della capitale, vedendo che il passaggio degli abitanti della zona era esageratamente intenso, si sono rese conto infatti che questi passatni stavano mandando in fumo i loro affari. E allora hanno pensato bene di chiedere l'intervento della polizia.

Si tratta dell'ultimo episodio di una guerra tra lucciole e residenti che va avanti da un pezzo. Quanto accaduto l'altra notte è stato raccontato dall'assessore alle Politiche sociali del IV Municipio, Francesco Filini.

Da tempo infatti in quella zona i residenti protestano contro il "mercato del sesso" e improvvisano ronde nelle vie a luci rosse, scoraggiando così i clienti. "Già un mese fa le lucciole di Prati fiscali - racconta l'assessore - vedendo il loro giro d'affari andare in rovina, avevano reagito alla fastidiosa presenza dei cittadini con un tentativo di aggressione insieme ai loro protettori ma l'altra notte gli agenti hanno preso i documenti di tutti, tra la rabbia e l'indignazione della cittadinanza".

"Chiederò al questore Tagliente e al sindaco Gianni Alemanno - conclude l'assessore - di intervenire con la massima celerità".

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