venerdì 5 agosto 2011

Sequestrate case e ville a boss dei Casalesi

Confiscati beni per oltre 110 milioni di euro. Sigilli anche a una villa da oltre 4mila metri quadrati

Beni per un valore complessivo di 110 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Napoli e dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) al boss dei Casalesi Salvatore Belforte, 50 anni. La confisca riguarda oltre 60 immobili: interi stabili con decine di appartamenti, 8 appezzamenti di terreno, 8 società e una megavilla da oltre 4mila metri quadrati in località Vaccheria, una zona panoramica di Caserta.


La confisca di 110 milioni di euro al gruppo Belforte, ora in carcere, del clan dei Casalesi, sottolineano alla Dia, rappresenta "un importante risultato nell'azione di aggressione ai patrimoni illecitamente costituiti dalle organizzazioni mafiose". Rappresenta la confisca più pesante mai inflitta ai clan in Campania.

Il clan camorristico Belforte, alias "Mazzacane", è considerato un gruppo di primo piano nella realtà criminale casertana, attivo nei territori di Marcianise e dei Comuni limitrofi.

In particolare, le indagini hanno consentito di svelare il ruolo dell'imprenditore Salvatore Tartaglione.

Attraverso accertamenti patrimoniali, gli uomini della Dia di Napoli hanno dimostrato che il boss Salvatore Belforte reimpiegava i proventi illeciti in acquisti di beni immobili e di attività commerciali, attribuendoli fittiziamente, per eludere la normativa antimafia, a Tartaglione ed ai suoi familiari.

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