martedì 15 novembre 2011

Agguato a Bari un morto e un ferito


BARI - Un morto e un ferito: è il bilancio di un agguato alla zona industriale. Vittima il 48enne Francesco Campanella, noto alle forze dell’ordine, ucciso a colpi di pistola, ieri sera intorno alle 19, davanti alla sua abitazione, in via dei Gelsomini, all’interno di un’area aziendale di sua proprietà. Il ferito è Nicola Lupello, di 34 anni: raggiunto da proiettili all’addome, è grave ma non in pericolo di vita. Campanella, ormai agonizzante, e Lupello sono stati soccorsi da due persone, forse dipendenti di un’azienda che si trova in quella zona, i quali li hanno caricati a bordo di una monovolume e li hanno accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale «San Paolo». Qui i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Campanella, e hanno prestato le dovute cure a Lupello, che è stato ricoverato.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri della compagnia di Modugno, agli ordini del capitano Daniele Dinoi, e del reparto operativo provinciale, diretti dal colonnello Francesco Rizzo. Prezioso il supporto dei militari della Sezione investigazioni scientifiche (Sis). All’ospedale, gli investigatori dell’Arma, sempre coordinati dalla Procura di Bari, hanno ascoltato già ieri sera i due soccorritori. I killer hanno esploso numerosi colpi calibro 9, forse una decina. La fuga degli assassini (si ipotizza siano entrate in azione almeno due persone, forse con una moto di grossa cilindrata) potrebbe essere stata favorita dal buio, che in questa stagione alle 19 è calato da un pezzo. Ma anche dal fatto che il recinto aziendale si trova in una zona piuttosto isolata.

Il recinto aziendale risulta di proprietà di Campanella, che a quanto pare lo fittava ad alcune imprese, fra le quali un’officina meccanica per tir. Come è scattato l’agguato? Gli investigatori non escludono che Campanella e Lupello siano stati attirati in trappola con uno stratagemma, forse con un «appuntamento» concordato poco prima. A questo scopo, appare decisivo l’esame dei tabulati telefonici dei cellulari della vittima e del ferito. La sparatoria è avvenuta davanti all’ingresso della casa di Campanella, un’abitazione a piano terra, che si trova al centro del piazzale, caratterizzata da un patio coperto da una tettoia di legno, e ricca di piante. Lì i militari hanno recuperato alcuni bossoli e identificato macchie di sangue.

Carlo Stragapede

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