lunedì 14 novembre 2011

Vibo: intimidazioni, proiettili alla dirigente comunale

Intercettata una busta al centro di distribuzione postale a Vibo. Il 3 ottobre una bomba distrusse la sua auto.Nuova intimidazione ad Adriana Teti, responsabile del settore Affari generali

La notte del 3 ottobre le avevano piazzato una bomba sotto l’auto e venerdì scorso al Centro smistamento postale hanno rinvenuto una busta contenente dei proiettili. Adriana Teti, dirigente del settore Affari generali del comune di Vibo Valentia, è nel mirino della criminalità dunque, e forse qualcuno vuole costringerla a lasciare il suo delicato incarico. La busta, come detto, è stata intercettata all’ufficio postale dal personale che, dopo essersi accorto dell’anomalia, ha immediatamente allertato la polizia. Il materiale è stato preso in consegna dagli specialisti della sezione Scientifica e verrà, come da prassi, analizzato, per cercare di rilevare la possibile presenza di impronte digitali. Le indagini sono dirette dalla Squadra Mobile della questura nelle persone del Dirigente Maurizio Lento e del suo braccio destro Emanuele Rodonò, che hanno provveduto a sentire la dirigente in servizio a Palazzo “Luigi Razza”.


Come in occasione del danneggiamento all’autovettura, il movente del gesto potrebbe essere ricondotto proprio all’attività della Teti. Tra l’altro lei stessa aveva in precedenza ventilato una simile possibilità. Sull’accaduto il sindaco Nicola D’Agostino ha espresso, a nome di tutta l’Amministrazione comunale solidarietà alla dirigente e, contemporaneamente, «profondo rammarico per quanto accaduto, uno squallido tentativo di intimidazione, il secondo perpetuato a poche settimane di distanze, ai danni della dirigente, un atto incivile che macchia il vibonese, una terra in cui vivono persone laboriose e leali. Il gesto intimidatorio - ha proseguito il primo cittadino del comune di Vibo - costituisce l’ennesimo fatto inaccettabile e manifesta, al tempo stesso, un segnale di regressione democratica. La lettera indirizzata alla dr.ssa Teti, intercettata per tempo grazie al lavoro della squadra mobile della Questura e bloccata al centro postale di distribuzione di Vibo Valentia, è l’epilogo di una lunga serie di atti intimidatori che incrinano, quotidianamente, la tranquillità di una città che vuole e deve andare avanti onestamente, come il gran numero dei cittadini vibonesi fa». L’esecutivo comunale, i dirigenti e i componenti lo staff del sindaco, per voce dello stesso primo cittadino hanno voluto, quindi, confermare la fiducia nei confronti della Teti, «che potrà contare sulla vicinanza di giunta e amministrazione». L’invito è, dunque, «a proseguire come fin’ora fatto, nella complessa attività che la vede quotidianamente impegnata nei vari settori di sua competenza».

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