giovedì 24 novembre 2011

Yara, il Dna del killer nelle mani dell'Fbi

Negli Usa sono dotati di strumenti che potrebbero aiutare a identificare l'assassino



Sembra che il comandante dei Ris di Parma, il colonnello Pietro Lago, sia volato negli Stati Uniti con il Dna dell'omicida di Yara Gambirasio, consegnandolo all'Fbi. Le tracce, quattro per l'esattezza, erano state rinvenute sugli indumenti della 13enne trovata nel campo di Chignolo d'Isola. I sofisticati strumenti a disposizione dell'Intelligence americana potrebbero essere di aiuto analizzando le tracce di Dna per individuare l'omicida della ragazza.


L'indiscrezione, non confermata ma neppure smentita, è riportata dall'Eco di Bergamo. I reperti biologici di Yara sarebbero volati Oltreoceano nelle scorse settimane e la risposta del "Federal bureau of investigation" arriverebbe nei prossimi mesi.

Delle quattro tracce trovate sui vestiti della giovane di Brembate due sono certamente dell'assassino: quella trovata sui leggings e quella sugli slip. Così si tenta di risalire al colore degli occhi e ad altre caratteristiche fisiche del killer, con gli investigatori ormai convinti che la soluzione all'interrogativo su chi abbia ucciso Yara possa darla solo un laboratorio.

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