giovedì 1 dicembre 2011

Galatina, l'amante si sposa e lui la ricatta


GALATINA - Ricatto a luci rosse per riavere la ex fiamma. Quella che credeva essere una mossa vincente, alla fine si è rivelata una scelta poco felice per Alessandro Attanasio, 52 anni, venditore ambulante residente nel Napoletano.

Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Carlo cazzella ne ha disposto il rinvio a giudizio con le accuse di violenza sessuale, estorsione e molestie.

I fatti oggetto del processo risalgono all’agosto dello scorso anno, e vedono come sfortunata protagonista una casalinga di Galatina. Un giorno, nonostante la donna fosse ormai prossima all’altare, lei e Attanasio fanno conoscenza in un supermercato. Ed ecco che scatta il colpo di fulmine. la storia fra i due va avanti per un paio di mesi, fino ad ottobre. Dopo aver infilato l’anello al dito, lei decide di mettere la testa a posto e gli dà il benservito.

Lui, però, non accetta di buon grado la decisione ed inizia a perseguitarla. In particolare, Attanasio crede di tenerla in scacco dicendole che avrebbe divulgato in internet un filmato che li ritraeva insieme durante un rapporto sessuale. Un video girato con il telefonino dell’uomo con il consenso di lei. Ma soprattutto, minaccia di rivelare la loro relazione al marito.

Sarebbero queste, secondo l’ipotesi accusatoria, le minacce che l’avrebbero spinta ad accettare gli incontri sessuali con Attanasio: alcuni avvenuti in campagna, altri in un bed and breakfast di Nardò.

Inoltre, l’avrebbe costretta a versargli 400 euro dopo averle inviato un sms dal tenore intimidatorio: «ignorante ti lascio perdere però mandami i miei soldi sennò ti faccio pentire di avermi preso in giro». La denuncia è stata presentata a fine dicembre, quando Attanasip si sarebbe presentato sotto la sua abitazione tirando calci e pugni sul portone. L’uomo dovrà affrontare il processo a partire dal prossimo 6 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione collegiale. La presunta vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Angelo Daniele Vetrugno.

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