venerdì 6 gennaio 2012

Pietro, ucciso e gettato in un laghetto

I genitori: «Ammazzato per i soldi»


CASTEL VOLTURNO - Nessun riscontro; nessun esito; nessuna traccia. Diciotto giorni continui di ricerche fin’ora non sono serviti a fare un minimo di luce sulla vicenda. La sorte di Pietro Moscato, ventitreenne di Castel Volturno scoparso il 16 dicembre, dall’apparente vita normalissima e identica a quella di gran parte dei suoi coetanei della zona, resta ancora avvolta nel mistero e nel buio più fitto.


La comunità di Castel Volturno, rimasta fin’ora piuttosto tiepida agli appelli dei familiari del giovane scomparso di unirsi a loro nelle ricerche e segnalare qualsiasi particolare che potrebbe risultare utile alle indagini, si riunirà questa sera alle ore 18 nella Chiesa Santa Maria del Mare di Pinetamare per una veglia di preghiera insieme a padre Antonio Palazzo. C’è la necessità per i cari di Pietro che non cali l’attenzione nelle ricerche.

Gli agenti del locale commissariato stanno facendo il possibile nella perlustrazione della zona dal primo giorno della denuncia presentata dai suoi familiari. E anche il nucleo di sommozzatori è oramai in maniera stabile da due settimane a Castel Volturno e sta scandagliando la zona dei cosiddetti «laghetti» di via Mezzagni. Gli inquirenti, infatti, non sentono di scartare ancora nessuna ipotesi sulla scomparsa di Pietro, dall’allontanamento volontario, alla tragedia, e hanno chiesto di verificare ai sommozzatori gli specchi d’acqua della zona nel caso in cui il giovane possa essere rimasto vittima di un incidente stradale mentre si trovava a bordo del suo scooter.

L’ultima persona che ha visto Pietro è il suo papà, nel pomeriggio del 16 dicembre, quando il giovane è uscito di casa a bordo del suo ciclomotore. Peraltro, sia la famiglia del ventitreenne, sia la polizia, ha smentito le voci circolate nella giornata di domenica, secondo cui sarebbero state trovate le chiavi dello stesso scooter.

Ed anche alcune segnalazioni di testimoni che dicevano di aver visto Pietro Moscato in alcune località del napoletano nel periodo natalizio sono risultate infondate. La polizia ha controllato e non ha trovato alcun riscontro. Dal gruppo Facebook creato dai suoi amici per sostenere le ricerche, si leggono continui messaggi rivolti al giovane di far rientro a casa. Il fratello, la sorella e gli amici di Pietro hanno la convinzione che si sia potuto allontanare di casa volontariamente e che quindi possa far rientro a casa, ma forse è solo una speranza. Il papà, invece, il signor Natale, è convinto che suo figlio non sarebbe mai potuto scappare dalla sua famiglia e dai suoi affetti.

«Partecipare è importante», c’è scritto a caratteri cubitali sul volantino affisso alle attività commerciali di Castel Volturno e che invita la gente alla veglia di preghiera prevista per questa sera a Pineta Mare. Questo è il giorno della comunità del litorale domizio che deve far sentire la sua vicinanza alla famiglia.

Vincenzo Ammaliato

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