lunedì 20 febbraio 2012

Caso Lusi, si indaga su altri 20 milioni

Si allarga il sospetto dei pm romani sull’ex tesoriere Dl


Milioni, voci contabili a sei zeri, con destinatari incerti. I magistrati della Procura di Roma che indagano sull’attività svolta dall’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, pongono ora la loro lente di ingrandimento su altri 20 milioni di euro, oltre ai 13 già oggetto di indagini, che potrebbero essere stati distratti dalle casse del partito.

Il procuratore aggiunto Albero Caperna e il sostituto Stefano Pesci, stanno passando al setaccio i movimenti contabili nei due conti correnti di Democrazia e Libertà (DL) tra il 2007 e il 2011: degli oltre 60 milioni movimentati risulterebbero oltre 20 con destinatari di non facile identificazione. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sono, quindi, al lavoro per cercare di ricostruire i vari passaggi che questo denaro ha avuto negli anni. L’attività di indagine punta, in primo luogo a chiarire, le voci in uscita e definire la destinazione di questi altri milioni . Si tratterebbe, secondo le prime risultanze, di una serie di assegni, oltre cento, sulla quale la Procura vuole vederci chiaro identificando beneficiari e causali.

Obiettivo dei magistrati Š capire se l’ex tesoriere si sia appropriato di altre somme, destinandole all’acquisto di ulteriori immobili, e se parte dei fondi degli ex Dl siano finiti a soggetti a cui non potevano essere destinati in base allo statuto del partito.

Oggi, intanto, le Fiamme Gialle hanno provveduto a sequestrare, su disposizione del Gip di Roma, Simonetta D’Alessandro, le quote della TTT e della Paradiso Immobiliare titolari,rispettivamente, dell’appartamento da 1,9 milioni nel centro di Roma, in via Monserrato e di una villa a Genzano del valore di circa 3 milioni.

Il sequestro delle azioni è arrivato a poche ore dal via libera del gip: la Procura aveva sollecitato l’atto istruttorio recependo una richiesta della Margherita volta ad ottenere garanzie in merito alla trattativa in corso tra il parlamentare ed il partito circa la restituzione di una parte del maltolto. Nei giorni scorsi Lusi ha proposto la restituzione di cinque milioni di euro dapprima attraverso una fideiussione, ritenuta inadeguata dalla Margherita e, successivamente, il pegno delle quote delle società immobiliari.

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