martedì 28 febbraio 2012

Droga a Palermo, 11 arresti al Capo

Scoperta una ramificata organizzazione che dal capoluogo aveva esteso la propria zona di influenza in provincia e nel Trapanese. In alcuni casi i proventi dello spaccio sarebbero serviti come "fondo cassa" per il sostentamento della famiglie dei carcerati



PALERMO. Una vasta operazione antidroga è in corso a Palermo nei confronti di una organizzazione che controllava lo spaccio di cocaina e hashish avendo come base operativa il popoloso quartiere del Capo. La polizia sta eseguendo 11 ordinanze di custodia emesse dal gip del tribunale di Palermo Michele Alajmo, su richiesta del pm Ennio Petrigni, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione ed allo spaccio di stupefacenti.

Per sette indagati é stata disposta la custodia cautelare in carcere; ad altri quattro sono stati concessi gli arresti domiciliari.

L'indagine della polizia è stata avviata nel gennaio del 2010, in seguito all'arresto in flagranza di due spacciatori di hashish avvenuto nel quartiere del Capo. Gli investigatori, grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono riusciti a risalire ai vertici di una ramificata organizzazione che dal capoluogo aveva esteso la propria zona di influenza in diversi centri della provincia fino a Mazara del Vallo, nel Trapanese.

Gli spacciatori al dettaglio, spesso incensurati e disoccupati, venivano invogliati ad entrare a far parte dell'organizzazione, grazie alla possibilità di ottenere finalmente un guadagno sicuro. In alcuni casi i proventi dello spaccio sarebbero serviti come "fondo cassa" per il sostentamento della famiglie dei carcerati.

Un ruolo particolare veniva ricoperto dal parente di uno degli arrestati (nei cui confronti è stato disposto l'obbligo di dimora) che, per testare la bontà della cocaina, non esitava ad "assaggiarla" vantandone l'ottima qualità.

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