sabato 26 maggio 2012

Missing, in appello confermati 11 ergastoli

I giudici di secondo grado della corte d'assise di Catanzaro hanno sostanzialmente confermato gran parte delle condanne comminate nel primo giudizio nei confronti delle 47 persone coinvolte a vario titolo nella guerra di mafia delle cosche cosentine
Undici ergastoli e la conferma della gran parte delle altre condanne di primo grado. È questa la sentenza di secondo grado emessa dai giudici della Corte d’appello d’assise di Catanzaro nei confronti delle 47 persone imputate nel processo scaturito dall’inchiesta chiamata Missing contro le cosche cosentine. La sentenza è stata emessa in serata al termine di una camera di consiglio durata oltre dieci ore. I giudici di secondo grado hanno accolto la gran parte delle richieste avanzate dal sostituto procuratore generale, Eugenio Facciolla. Le condanne all’ergastolo riguardano Giancarlo Anselmo, Lorenzo Brescia, Giuseppe Ruffolo, Gianfranco Bruni, Giulio Castiglia, Silvio Chiodo, Domenico Cicero, Giovanni Abbruzzese, Edgardo Greco, Francesco Perna e Gianfranco Ruà. In primo grado il processo si era concluso con quattro condanne all’ergastolo nei confronti di Romeo Calvano, Gianfranco Ruà, Pasquale Pranno e Franco Perna, altre 32 condanne a pene variabili dai 12 ed i 29 anni di reclusione ed undici assoluzioni. L’inchiesta Missing, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dal Ros dei carabinieri, riuscì a far luce su decine di omicidi di 'ndrangheta commessi in provincia di Cosenza.

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