martedì 5 giugno 2012

Il pizzo dei Casalesi sul litorale domitio

Blitz e 10 arresti contro il clan Schiavone

CASERTA - Pizzo, droga e armi sul litorale Domitio, nel Casertano: i carabinieri stanno eseguendo dieci ordinanze d'arresto nei confronti di affiliati alla fazione «Schiavone» del clan dei Casalesi. Sono tutti ritenuti responsabili di vari episodi estorsivi aggravati dall'uso delle armi e dal metodo mafioso. Tra le vittime anche proprietari di noti stabilimenti balneari, bar ed esercizi commercianti del litorale di Castel Volturno.

Il racket era imposto anche a chi gestiva le piazze di spaccio, ai parcheggiatori abusivi e ai noleggiatori di videopoker.

Hanno poco meno di trent'anni i presunti estorsori al servizio del clan dei Casalesi arrestati questa mattina dai carabinieri della compagnia di Mondragone a Castel Volturno (Caserta) nell'ambito di un'inchiesta coordinata dai pm della Dda di Napoli, Cesare Siringano e Giovanni Conzo, per i reati di estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo d'armi, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Si tratta di Marco Giangrande e Daniele Paone, sottoposti oggi a fermo di pm insieme a Mirko Ponticelli, altro presunto referente del clan al Villaggio Coppola; negli ultimi mesi i tre - secondo gli inquirenti - avrebbero preso il posto di Alfonso iacolare nella gestione del racket delle estorsioni sul litorale domizio.

I militari guidati dal capitano Lorenzo Iacobone hanno accertato la facilità con cui il clan, a dispetto degli arresti recenti, sia riuscito a trovare nuove leve per le estorsioni e come l'attività sia proseguita in modo ininterrotto, con richieste di pizzo ai titolari dei lidi, ai parcheggiatori abusivi e ai gestori dei bar. A gestire il racket della droga era invece una donna.

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