martedì 11 settembre 2012

Bari, smantellata banda specializzata in furti in casa: 2 sono gioiellieri

 

BARI – Ci sono anche due gioiellieri di Bari indagati nell’ambito dell’operazione condotta da Polizia stradale e Squadra mobile che ha consentito di smantellare oggi un gruppo delinquenziale composto da cittadini georgiani e specializzato in furti in appartamento, ricettazione e riciclaggio. In tutto sono 11 le ordinanze di custodia cautelare richieste dalla Dda, 10 quelle eseguite. Risulta ancora latitante una cittadina del Montenegro che aveva il compito di riciclare la merce, per lo più oro e argento, provento di furto.

I due commercianti baresi coinvolti sono Franco Martulli, di 46 anni, di Bitritto, e Michele Pesce, di 48 anni di Bari, accusati di ricettazione e titolari di oreficerie a Bari, l’uno in via Quintino Sella e l’altro in via Manzoni.

L'indagine è partita nella primavera del 2011 in seguito ad alcuni controlli fatti per strada per combattere i reati di riciclaggio e di furti d’auto. Intercettazioni telefoniche e ambientali hanno condotto gli investigatori a un componente dell’organizzazione smantellata oggi. L’organizzazione avrebbe compiuto furti – secondo quanto accertato – in numerosi comuni della regione: Bari, Bisceglie, Casamassima, Molfetta, Gioia del Colle, San Severo, Lucera e nella vicina Campobasso. Nell’operazione sono stati sequestrati 50 kg tra oro e argento.

A quattro cittadini dell’Est che mettevano a segno di colpi - secondo quanto accertato – facevano capo due gruppi di ricettatori. Il primo era capeggiato da una donna, Domenica 'Mimmà Colaianni, di 48 anni, coadiuvata dal figlio Massimiliano Mercoledisanto, di 29 anni, entrambi di Bari: madre e figlio rifornivano i gioiellieri indagati. Francesco Grosso, invece, di 37 anni, di Molfetta, rappresentava l’anello di congiunzione con ricettatori casertani e grandi rivendite di Marcianise (Caserta).

L’altro gruppo di ricettatori con i quali i georgiani avevano rapporti prevalenti, era capeggiato, invece, secondo l’accusa, da una donna originaria del Montenegro, ancora latitante, e da Nicola De Mattia, di 49 anni di Bari, in contatto con riciclatori di Torre del Greco. I particolari dell’operazione sono stati resi noti dal procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, e dal questore, Domenico Pinzello, i quali hanno sottolineato le nuove sinergie esistenti tra la criminalità pugliese e quella straniera.

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