lunedì 17 settembre 2012

Omicidio Lignano, confessa giovane cubana:



«Non volevo assolutamente che andasse così» Lisandra Aguila Rico, 21 anni, era stata fermata in Campania Ricercato anche il fratello. L'ipotesi della rapina finita male


Lisandra Aguila Rico, 21enne di origini cubane, confessa l'omicidio dei coniugi Rosetta Sostero, 65 anni, e Paolo Burgato, 67, avvenuto un mese fa a Lignano Sabbiadoro. «Non volevo assolutamente che le cose finissero in questo modo», ha detto la donna agli investigatori.


Nell'ambito dell'inchiesta è ricercato anche il fratellastro, Laborde Reiver Rico, 24 anni. Quest'ultimo sarebbe riuscito a fuggire all'estero, forse a Cuba. Per arrestarlo servirebbe un mandato di cattura internazionale. L'avvocato della giovane precisa comunque che al momento Lisandra è accusata di duplice omicidio volontario in concorso con ignoti.

L'ipotesi più accreditata è quella di una rapina finita male.

IL FERMO - La ragazza, 21 anni, era stata fermata domenica notte in Campania, bloccata mentre tentava di allontanarsi per far perdere le proprie tracce. Poi, dopo un lungo interrogatorio, ha confessato. Immediato l'arresto, quindi il trasferimento nel carcere femminile di Trieste.

LE INDAGINI - A favorire la svolta sarebbero stati gli esiti degli esami del Ris dei Carabinieri: subito dopo il duplice omicidio, infatti, erano stati effettuati su numerose persone tamponi per identificare il Dna. Le analisi sui reperti raccolti sul luogo del delitto avevano portato a individuare un uomo e una donna come autori del massacro dei due pensionati, uccisi a coltellate dopo aver subito torture nel garage-lavanderia della loro villa.

LA RICOSTRUZIONE - La giovane sudamericana, da molti anni a Lignano, avrebbe lavorato come commessa in una gelateria vicina alla coltelleria dei coniugi uccisi. E, in passato, avrebbe lavorato in uno dei negozi di famiglia dei coniugi.


Secondo gli investigatori, i due fratelli entrambi incensurati, sapevano che la coppia teneva dei soldi in casa e avrebbero così organizzato una rapina. I coniugi però li avrebbero riconosciuti e i due ladri, vistisi smascherati, li avrebbero uccisi.


CHI SONO - I due fratellastri sono figli di primo letto di una donna cubana. La signora ha anche altri due figli piccoli con un nuovo compagno italiano. A Lignano sono tutti molto noti tra i residenti e i commercianti. La donna, secondo il racconto di alcune persone che la conoscono, sarebbe venuta in Italia molti anni fa dove avrebbe conosciuto l'attuale compagno. I due figli maggiori erano rimasti a Cuba ma ogni estate raggiungevano la madre e spesso trovavano qualche lavoro stagionale. La donna viene descritta come una persona molto seria, perbene.

LE AUTORITA' - Un grazie al «lavoro esemplare agli inquirenti e ai Carabinieri» ma «per la nostra città è stato un altro risveglio tragico» commenta il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto. «Ci sentiamo, se possibile, ancora più feriti e increduli - aggiunge - di fronte al quadro sconcertante che sta emergendo».

Interviene anche il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, secondo il quale «è indispensabile una schedatura di tutti gli immigrati in modo da garantire la sicurezza per i nostri cittadini che adesso non devono vivere nell'incubo di nuove incursioni criminali». «È una svolta e devo dire che i carabinieri sono stati straordinari», dice il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri.

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