martedì 11 settembre 2012

Sparatoria in pieno centro a Milano

E' stata uccisa prima la moglie Cocaina in casa, giallo sul movente


MILANO - Sembra un'esecuzione in piena regola quella avvenuta ieri sera a Milano in via Muratori, strada piena di locali molto vicina al centro della città. Sono stati uccisi da due killer Massimiliano Spelta, commerciante incensurato di 43 anni e la sua compagna Carolina Ortiz Paiano, dominicana, raggiunta da un proiettile alla nuca mentre scappava con in braccio la figlia di due anni, rimasta illesa. Numerosi passanti hanno assistito all'agguato e, secondo le prime testimonianze, due uomini con il volto coperto dal casco integrale sono arrivati con uno scooter poco dopo le 20 in via Muratori: uno dei due è sceso e ha prima sparato contro l'uomo almeno tre colpi, uccidendolo, poi ha inseguito e sparato verso la sua compagna, dominicana di 21 anni anche lei incensurata, che è stata ricoverata in coma al Policlinico, dove poi è morta.


La bambina ferita. La bambina è stata invece portata alla clinica pediatrica De Marchi per un controllo, ma le contusioni rimediate cadendo dalle braccia della madre sono lievi. Stamattina è stata dimessa. In tutto sono sette i colpi esplosi dal killer che è poi risalito sullo scooter ed è scappato con il suo complice. Ancora nessuna ipotesi sulle cause dell'omicidio: le indagini sono coordinate dal pm di turno Elio Ramondini e la sezione omicidi della squadra mobile di Milano sta ricostruendo la vita di Massimiliano Spelta, commerciante milanese nel ramo degli integratori alimentari, la cui attività risulta però chiusa. L'omicidio è avvenuto in una via poco lontana da Porta Romana, in un tratto pieno di locali e ristoranti, e numerosi sono i testimoni di quella che viene definita una vera e propria esecuzione. «Mai successo nulla del genere, è una zona tranquilla», dicono i molti abitanti della via scesi in strada dopo aver sentito gli spari. Immediato l'attacco politico portato dal Pdl al sindaco Giuliano Pisapia: «Questa sparatoria è il risultato dell'abbassamento del livello di guardia sulla sicurezza a Milano da parte della giunta Pisapia», ha detto Riccardo De Corato, capogruppo del Pdl in Comune, aggiungendo che «chiederemo che venga fissata una riunione dei capigruppo sulla sicurezza a Milano per settimana prossima, oltre a sollevare il problema nella seduta del consiglio di giovedì».

La coca in casa. Trentasette grammi di cocaina sono stati trovati dagli investigatori nell' appartamento in via Mecenate di Massimiliano Spelta. La droga era in un sacchetto nascosto tra gli effetti personali della coppia.

La pistola. Sarebbe un revolver l'arma che ha ucciso a Milano. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori sull'omicidio di ieri sera in via Muratori la prima a cadere sotto il fuoco del killer sarebbe stata la donna, raggiunta da due colpi (alla schiena e alla testa). Poi sarebbe toccato a Spelta, con cui si era sposata nel 2011 a Santo Domingo. L'uomo, che secondo i testimoni è scappato in direzione di Porta Romana appena ha visto l'assassino, dovrebbe aver riportato cinque ferite. Poichè i revolver hanno al massimo 6 colpi, è possibile che qualche proiettile abbia centrato un punto del corpo, sia uscito e infine sia penetrato in un altro. Se davvero la Payano è stata uccisa per prima, non è detto che fosse l'obiettivo principale del commando. Gli investigatori ritengono che possa essersi trattato anche solo di una scelta del tutto casuale.

Le indagini. In queste ore si stanno cercando nuovi testimoni in grado di fornire maggiori dettagli. Non si sa perchè la coppia fosse in giro a quell'ora in quella strada (abitavano in via Mecenate) e l'ipotesi è che stessero cercando un ristorante dove cenare. Nessuna prenotazione, però, è stata trovata a loro nome. Poco distante dal luogo dell'omicidio, tra il civico 3 e il 5 di via Muratori, è stata ritrovata l'auto delle vittime. È una Bmw 320 color verde petrolio con interni chiari, parcheggiata all'inizio della strada, con tanto di seggiolino per trasportare la piccola Silvia, ora affidata alla sorella di Spelta. Con lei e altri famigliari, aveva una società di integratori alimentari, la «Dietetics Farma», fallita volontariamente nel 2011 e ceduta. Da quel momento Spelta, che non ha precedenti, risulta senza attività lavorative. La polizia sta effettuando accertamenti bancari sui conti delle vittime e sono state chieste informazioni sulla donna alle autorità di Santo Domingo.

La bambina affidata alla sorella di Massimiliano. La bambina di due anni che ieri è scampata al duplice omicidio è stata affidata alla sorella di Massimiliano Spelta.

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