martedì 6 novembre 2012

Falsi invalidi, i carabinieri arrestano impiegato Asl e il figlio avvocato



NAPOLI - Un impiegato dell'Asl Napoli 1, N.N. D.M., di 60 anni ed il figlio di 32, avvocato civilista, sono stati arrestati oggi dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta in corso da tempo nel capoluogo campano sui falsi invalidi.

Nei confronti dell'impiegato, che si trova in carcere, il pm Giancarlo Novelli ipotizza le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, contraffazione di pubblici sigilli, falsità materiale e ideologica e corruzione in concorso con almeno 56 finti invalidi.

L'avvocato, che ha ottenuto il beneficio dei domiciliari, è accusato invece di riciclaggio, per avere cambiato, attraverso terze persone, gli assegni con i quali i beneficiari delle pensioni «compensavano» il padre per averli aiutati a ottenere una pensione cui non avrebbero avuto diritto.

I militari hanno anche sequestrato beni per due milioni, ritenuti corrispondenti alla somma che N.N. D.M. ha contribuito a sottrarre all'Inps a causa dell'erogazione delle pensioni non dovute. L'uomo è in servizio presso la commissione di invalidità del distretto Asl 33, che ha sede in piazza Nazionale. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di Posillipo, coordinati dal capitano Federico Scarabello e dal luogotenente Tommaso Fiorentino.

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