venerdì 9 novembre 2012

Famiglia viaggia in taxi da Roma a Casoria non paga la corsa, picchia e rapina autista


di Marco Di Caterino
NAPOLI - In taxi da Roma e Casoria. E giunti a destinazione i passeggeri, una famiglia di sei persone di origine rom, invece di pagare la corsa, hanno picchiato e rapinato il tassista, a cui hanno portato via anche l’automezzo, un pulmino Vito Mercedes. La brutta avventura del tassista romano si è conclusa in ospedale, dove l’uomo è stato ricoverato con una prognosi di venti giorni.

I carabinieri della compagnia di Casoria, hanno fatto scattare le manette per una donna, Anna Javanovic, 25 anni, bloccata nel campo rom di Secondigliano, mentre il costoso automezzo è stato rinvenuto in un viottolo di campagna di via Borsellino, nella prima periferia di Casandrino. L’indagine è stata davvero molto rapida.

Dopo la denuncia della vittima, che ha raccontato di aver fatto una sosta nell’area di servizio La Macchia sull’autostrada Napoli-Roma, i militari si sono precipitati nell’autogrill, dove hanno visionato e poi sequestrato le immagini riprese dal sistema di video sorveglianza dell’area di servizio. I fotogrammi hanno consentito ai carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Gianluca Migliozzi di individuare con assoluta certezza, l’identità della donna (poi arrestata) grazie all’evidente stato di gravidanza.

Ed è scattata la caccia. I militari hanno passato al setaccio tutti i campi rom di Napoli e provincia. Anna Javanovic è stata scovata nel campo nomadi di Secondigliano, quello sorto sulla Circumvallazione esterna nella direzione di marcia Melito-Napoli. Il magistrato ne ha poi disposto la carcerazione presso la casa circondariale femminile di Pozzuoli, in attesa dell’udienza di convalida.

La singolare e violenta vicenda ha avuto inizio poco dopo la mezzanotte di ieri, nel parcheggio dei taxi della stazione ferroviaria di Roma Termini. Il tassista è stato avvicinato da un gruppo di rom, formato da tre donne, due uomini e un bambino. Dopo una breve contrattazione per stabilire il prezzo della corsa (circa 500 euro) il gruppo è salito a bordo del furgone a sette posti, che è ripartito in direzione dello svincolo dell’autostrada in direzione Napoli.

Durante il tragitto l’automezzo ha effettuato due soste, presso l’autogrill La Macchia e presso quello di San Nicola La Strada. E alle due di notte, nei pressi dello svincolo di Casoria, uno dei due rom ha chiesto al conducente di fermare il taxi per un impellente bisogno fisiologico. Non appena il tassista ha bloccato il pulmino è stato subissato di pugni, scaraventato sull’asfalto e pestato a sangue. Minacciata di morte, la vittima è stata costretta a consegnare cinquecento euro in contanti, la patente di guida, la carta di identità, il cellulare e l’orologio.

Poi il tassista è stato centrato da un ultimo potente calcio, e lasciato sulla piazzola di sosta, mentre il gruppo si è allontanato con il pulmino. Mezz’ora dopo, la vittima è riuscita a raggiungere la zona dell’Uci cinema e a dare l’allarme. Ora è caccia aperta agli altri componenti del gruppo di viaggiatori a sbafo con il vizio della rapina.

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