martedì 9 aprile 2013

“Danno da due milioni e mezzo”


Condannati tre dirigenti comunali

Sentenza d’appello della Corte dei Conti nei confronti di Salvatore Di Gregorio, Salvatore Buttà e Antonio Di Mauro. Ritenuti responsabili in parte del danno erariale causato dagli interessi sulle anticipazioni di cassa utilizzate per coprire la voragine causata da entrate sovrastimate fra il 2003 e il 2004
 
 

PALERMO. I giudici di appello della Corte dei Conti hanno condannato tre dirigenti del Comune di Catania a risarcire all'Amministrazione circa 300 mila euro. I dirigenti erano accusati di aver causato, in parte, un danno erariale di oltre 2 milioni e mezzo di euro. In particolare, Salvatore Di Gregorio, allora responsabile del Servizio finanziario nonché responsabile del procedimento per la predisposizione delle proposte di delibera di approvazione dei bilanci incriminati, dovrà versare 232 mila euro. Salvatore Buttà, responsabile del Servizio entrate, dovrà pagare 49 mila euro, mentre Antonio Di Mauro, responsabile del Servizio patrimonio, deve 26 mila euro. Rispetto al primo grado il risarcimento è stato pressoché dimezzato.
I giudici di appello hanno ritenuto i dirigenti responsabili in parte del danno erariale causato dagli interessi (circa 2 milioni e mezzo di euro) sulle anticipazioni di cassa utilizzate per coprire la voragine causata da entrate sovrastimate, negli esercizi finanziari 2003 e 2004. Il procedimento riguardava anche Angelo Greco, direttore della settima Direzione urbanistica che è stato assolto in appello.

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