giovedì 20 giugno 2013

Dolce e Gabbana condannati a 20 mesi


Per evasione fiscale su 200 milioni



di Sara Menafra
MILANO - Condannati dal tribunale di Milano i due stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana: un anno e otto mesi per una presunta evasione fiscale, dovranno anche risarcire, assieme ad altri imputati, l'agenzia delle Entrate, costituita parte civile nel processo. Lo ha deciso il giudice Antonella Brambilla, che ha stabilito un risarcimento a titolo di provvisionale, di 500 mila euro.
I due stilisti sono accusati di una una maxi evasione di quasi un miliardo di euro. Per il pm Gaetano Ruta «sono coloro che hanno maggiormente beneficiato di questa operazione». Al centro dell'inchiesta condotta dalla procura di Milano c'era la società lussemburghese Gado, proprietaria di due marchi del gruppo e, per il pm, di fatto gestita in Italia consentendo così notevoli risparmi. «Gado era una costruzione artefatta - ha sostenuto Ruta - funzionale a realizzare il vantaggio fiscale ottenuto».

Secondo gli inquirenti, l'evasione fiscale sarebbe stata di circa 416 milioni di euro per ciascuno dei due stilisti. Una somma alla quale vanno aggiunti altri 200 milioni di euro di un presunto imponibile evaso in relazione alla società Gado.
Due settimane fa, il pm aveva sollecitato una condanna a tre anni per Luciano Patelli, il commercialista «istigatore del piano illecito» che avrebbe «pienamente condiviso».Una pena di due anni di reclusione per Alfonso Dolce, fratello di Domenico, e Giuseppe Minori. E due anni e sei mesi per gli stilisti. L'avvocato dell'Agenzia delle entrate aveva chiesto a tutti gli imputati una provvisionale complessiva di 10 milioni di euro.

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