venerdì 28 giugno 2013

Ior, arrestati alto prelato e uno 007


Le accuse sono corruzione e truffa

In manette monsignor Scarano. Nel mirino anche un broker finanziario
Ci sarebbe stato un accordo tra l’agente dei servizi e l’alto prelato
per far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash a bordo di un jet privato

 
 
grazia longo
Un nuovo scandalo scuote lo Ior, finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma, della Guardia di Finanza, oltre che di papa Bergoglio che ha annunciato l’intenzione di aprire una commissione per riformare la banca vaticana. C’è già un arresto eccellente.

Era già stato sospeso ieri per riciclaggio, stamattina è stato arrestato per truffa e corruzione. L’ordine di custodia cautelare è scattato per monsignor Nunzio Scarano, prelato di Salerno. Insieme a lui sono finiti in manette anche Giovanni Maria Zito, funzionario dei servizi segreti dell’Aisi e un broker finanziario, Giovanni Carinzo, grazie all’inchiesta del nucleo valutario, agli ordini del generale Bottillo, della Guardia di Finanza.

La vicenda giudiziaria ruota intorno ad un accordo tra Scarano e Zito finalizzata a far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash di proprietà di alcuni amici del monsignore a bordo di un jet privato. Per questo «servizio», Zito si sarebbe messo in tasca 400 mila euro. L’ordine d’arresto è scattato su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi, firmata dal gip di Roma Barbara Callari.   

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