martedì 11 giugno 2013

Lecce, abusi e sanità


Prodigiose guarigioni dopo i contagi da 104Salario bloccato
agli inabili: allora tutti sani




di GIOVANNI DELLE DONNE
LECCE - Nel recente bando per la formazione delle nuove commissioni invalidi civili della Asl, l’Azienda leccese ha inserito una clausola inaspettata. Non potevano presentare la loro candidatura i medici che beneficiavano della legge 104 o di particolari esenzioni dal servizio per patologia. Ed una ventina di candidati che si trovavano in queste condizioni sono improvvisamente guariti. Un «miracolo» che la dice lunga su un fenomeno che ha raggiunto dimensioni preoccupanti. La Asl di Lecce può contare su 7.912 dipendenti, di cui 7.708 a tempo indeterminato ed altri 204 a tempo determinato. Ebbene, come abbiamo riferito nei giorni scorsi, 1.161 di loro usufruiscono dei benefici previsti dalla Legge 104. Possono, cioè, assentarsi tre giorni al mese per assistere un parente gravemente malato ed al quale è stata, appunto, riconosciuta la 104. A questi si aggiungono altre centinaia di persone esentate dallo svolgere mansioni ritenute inidonee al loro stato di salute. Niente lavori pesanti, niente turni, eccetera.

Diritti sacrosanti che però cozzano con i grandi numeri e con qualche caso di illegalità che sta venendo alla luce. E i grandi numeri attirano inesorabilmente l’attenzione degli osservatori. Abbiamo visto come 601 titolari di 104 siano in forza ai vari ospedali salentini, altri 337 ai dipartimenti ed i restanti 206 ai distretti socio-sanitari. Adesso andiamo più nello specifico analizzando la situazione nelle singole macrostrutture che compongono la Asl di Lecce. Sono 36 i dipendenti titolari di legge 104 tra tutti quelli che ruotano nell’area della direzione generale della Asl. Fanno parte di questa «famiglia», gli Affari generali, l’Area di coordinamento, l’Area gestione del territorio, l’Area gestione del personale, quella del patrimonio, delle risorse finanziarie, della gestione tecnica. Ne usufruiscono anche 26 dei 221 operatori assegnati al servizio di Emergenza-urgenza 118. Nel dipartimento di Prevenzione risultano 57 titolari di 104 su una pianta organica di 428 impiegati. Interessati anche 11 medici su 89, e poi 15 tecnici su 120, dieci infermieri su 60. A sua volta il dipartimento di Riabilitazione schiera 144 fruitori di benefici legati alla 104 su circa 750: tra loro ci sono medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, ausiliari. Poi, nel dipartimento di Salute mentale troviamo 55 leggi 104 ed altre 11 nel dipartimento Dipendenze patologiche. E passiamo ai distretti socio sanitari. Troviamo 31 fruitori dei benefici previsti dalla legge 104 che lavorano nel distretto di Campi (su cento dipendenti), 11 su 65 in quello di Casarano, 27 su 102 in quello di Gagliano, 15 su 79 a Galatina, 14 su 71 a Gallipoli, 49 su 262 nel distretto di Lecce, 10 su 71 a Maglie, otto su 77 a Martano, 20 su 55 a Nardò, 21 su 45 a Poggiardo. Infine, la situazione più delicata, quella che riguarda gli ospedali. Perché le assenza vanno ad incidere sull’assistenza diretta ai malati più gravi.

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