sabato 6 luglio 2013

Centinaia di video hard con bambini Medico arrestato, tanti altri tremano

La rotta della vergogna fra Perugia e Firenze: in Toscana
la produzione dei filmini, acquirenti anche in Umbria



PERUGIA - Due fratelli gestori di un videonoleggio e sexy shop di Firenze sono stati arrestati dalla polizia postale di Perugia che ha sequestrato (tra il negozio e l'auto di uno dei titolari) numerosi dvd con oltre 150 video hard con bambini e alcuni computer utilizzati per la loro realizzazione. L'indagine ha preso le mosse dall'arresto, ad aprile, di un medico perugino trovato in possesso di una notevole quantità di materiale pedopornografico. Gli investigatori hanno quindi accertato che oltre a scaricarlo da Internet si riforniva dal videonoleggio di Firenze. Secondo la polposta i due fratelli (uno solo risultato anche formalmente titolare dell'attività) svolgevano una sorta di attività parallela e potevano contare su un buon numero di clienti che ordinavano dvd con contenuti pedopornografici.

L'operazione è stata condotta da personale del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Perugia - diretto dalla dottoressa Annalisa Lillini -, coadiuvato da quello di Firenze. A coordinarla la procura della Repubblica del capoluogo umbro.
In particolare - riferiscono gli investigatori in un comunicato - sono state eseguite dieci perquisizione personali e domiciliari per il reato di diffusione e detenzione di materiale pedopornografico. Hanno riguardato nove toscani (tutti residenti nelle province di Firenze e Grosseto), tra cui i gestori del negozio di videonoleggio e sexy shop di Firenze.

Dopo l'arresto del medico perugino gli accertamenti della polposta hanno portato a individuare quella che è ritenuta la fonte di approvvigionamento di parte del materiale illecito detenuto dall'uomo (ancora in carcere).

Le perquisizioni a carico di tre dei sei clienti perquisiti del sexy shop - sempre secondo quanto si è appreso -
hanno dato esito positivo. L'indagine prosegue comunque per individuare altri clienti e per stabilire le esatte modalità di approvvigionamento del materiale illecito da parte degli arrestati rinchiusi ora nel carcere di Sollicciano.

Nessun commento:

Posta un commento