sabato 13 luglio 2013

Mose, maxi inchiesta sul Consorzio


Arrestato l’ex presidente Mazzacurati
Operazione della Guardia di Finanza di Venezia. Quattordici in manette. Cento indagati. Accuse: fatture false, turbativa d’asta e appalti distorti
 
Operazione della Guardia di Finanza di Venezia che ha eseguito 14 arresti nell’ambito di un’inchiesta che vede al centro il Consorzio Venezia Nuova, la società costruttrice del Mose. Oltre 500 militari delle Fiamme gialle in Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, la Toscana, Lazio e Campania. la principale accusa nei confronti degli indagati è turbativa d’asta. Ma ci sarebbero anche quelle di fatture false e appalti `distorti´. Tra gli arrestati figura anche l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati. Sono circa 100 le persone indagate nell’indagine.

L’indagine: costi fittizi e fondi neri
Le indagini, che hanno preso le mosse da una verifica fiscale svolta nei confronti della Cooperativa San Martino s.c.a.r.l. di Chioggia, hanno permesso ai finanzieri di accertare l’utilizzo di una società «cartiera» austriaca, mediante la quale veniva fatto lievitare fittiziamente il costo di acquisto delle palancole e dei sassi da annegamento provenienti da una società croata, così da creare in Austria dei «fondi neri» a disposizione dei referenti della cooperativa, arrestati stamani. Lo sviluppo delle investigazioni, allargatesi a macchia d’olio a numerose altre società del consorzio, ha fatto emergere il ruolo dominante e discrezionale del Consorzio Venezia Nuova (e, in primis, del suo Presidente), ruolo che gli permette di agevolare alcune imprese a scapito di altre. Secondo gli investigatori «è stato dunque individuato il ruolo centrale, nel meccanismo di distorsione del regolare andamento degli appalti, di Giovanni Mazzacurati, che predeterminava la spartizione delle gare allo scopo di garantire il monopolio di alcune imprese sul territorio veneto, di `tacitare´ i gruppi economici minori con il danaro pubblico proveniente da altre Pubbliche Amministrazioni e quindi di conservare a favore delle imprese `maggiori´ il fiume di danaro pubblico destinato al Consorzio Venezia Nuova».

Che cosa sono il Mose e il Consorzio Venezia nuova
Il Consorzio Venezia Nuova, costituito da grandi imprese di costruzione italiane, cooperative e imprese locali, è nato per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza di Venezia a cominciare dal fenomeno dell’acqua alta. Il Consorzio è il concessionario unico del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia ed è sorto in attuazione della legge 798/84 per le opere - in città, nella sua laguna e comuni limitrofi che hanno il bacino scolante nel veneziano - di competenza dello Stato.
Si tratta di un vasto piano di attività, da anni in corso di attuazione, volte alla difesa dalle acque alte e dalle mareggiate e alla tutela ambientale dell’ecosistema lagunare. Tra le opere realizzate o in corso di realizzazione il contenimento dei bacini scolanti di zone industriali, bonifiche lungo i fiumi che versavano inquinanti nella laguna, la costruzione di dighe foranee nelle isole che proteggono la laguna, rimpascimento di spiagge e messa in sicurezza di canali.
L’opera principale è il Mose, la serie di dighe mobili, in fase di costruzione, che alle bocche di porto di Lido, Alberoni e Chioggia fronteggeranno le maree eccezionali che periodicamente allagano Venezia. Proprio in questi giorni sono state posate le prime paratie mobili alla bocca di porto di Lido.


I nomi nel mirino della magistratura
Ai domiciliari sono finiti Pio Savioli, consigliere del Consorzio Venezia Nuova; Federico Sutto, dipendente del Consorzio Venezia Nuova; Roberto Boscolo Anzoletti, Rappresentante legale della Lavori Marittimi e Dragaggi s.p.a.; Mario Boscolo Bacheto, amministratore di fatto della Cooperativa San Martino s.c.a.r.l.; Stefano Boscolo Bacheto, amministratore di fatto della Cooperativa San Martino s.c.a.r.l.; Gianfranco Boscolo Contadin (detto Flavio), Direttore Tecnico della Nuova Co.ed.mar. s.r.l.. È stato inoltre imposto l’obbligo di dimora per Valentina Boscolo Zemello, Rappresentante legale della Zeta s.r.l.; Antonio Scuttari, Rappresentante legale della Clodiense Opere Marittime s.r.l.; Carlo Tiozzo Brasiola, Rappresentante legale della Somit s.r.l.; Luciano Boscolo Cucco, Rappresentante legale de La Dragaggi s.r.l.; Dimitri Tiozzo, Rappresentante legale della Tiozzo Gianfranco s.r.l.; Juri Barbugian, Rappresentante legale della Nautilus s.r.l.; Erminio Boscolo Menela, Rappresentante legale della Boscolo Sergio Menela e Figli s.r.l.. Sono inoltre in corso oltre 140 perquisizioni nei confronti delle società del consorzio e di altri indagati.  

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