sabato 13 luglio 2013

Omicidio di Misilmeri, indagati due fratelli

Settimo Merendino di 25 anni e Pasquale di 32 anni sono accusati anche di distruzione di cadavere. Si attende l’esito del Dna per l’identificazione della vittima

 
 

PALERMO. La procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati due fratelli per un omicidio scoperto il primo luglio nelle campagne di Misilmeri. Non è stata ancora accertata l'identità della vittima. Si tratta di Settimo Merendino di 25 anni e Pasquale di 32 anni. Sono accusati di omicidio e distruzione di cadavere. I carabinieri di Misilmeri, coordinati dal pm della procura di Termini Imerese Antonia Pavan, hanno sequestrato un casolare che si trova nella zona in cui è stato ritrovato il cadavere e le auto dei due giovani. I Ris di Messina hanno eseguito i rilievi per cercare tracce della vittima. Si attende ancora l'esito del Dna per stabilire l'identità del corpo carbonizzato. L'ultima persona scomparsa a Misilmeri è Massimiliano Milazzo, un giovane di 25 anni, sparito da casa il pomeriggio del 26 giugno.  Secondo i carabinieri sarebbero stati Settimo e Pasquale Merendino ad attirate in una trappola l'uomo e ucciderlo e poi bruciarlo nelle campagne in una zona impervia lontano dal paese. I due sono accusati di omicidio e distruzione di cadavere. Si sarebbero accaniti sul corpo con una violenza inaudita.  
Il cadavere è stato trovato con le mani mozzate. I Ris di Messina hanno passato al setaccio le vetture dei due fratelli per cercare tracce di dna del cadavere. L'ipotesi che l'omicidio sia stato compiuto nel casolare di campagna. Poi il corpo sarebbe stato trasportato a bordo di una delle due vetture e qui in contrada Giudici bruciato.  Si attende ancora l'esito del Dna per stabilire l'identità dell'uomo ucciso nelle campagne di Misilmeri in contrada Giudici nel palermitano.

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