sabato 20 luglio 2013

Ruby bis, Fede e Mora condannati a sette anni. Cinque alla Minetti

Disposta anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Fede e Mora, di 5 anni per la Minetti. Trasmissione atti a procura per Berlusconi e suoi legali per violazione indagini difensive. L'ex direttore del Tg4: una follia giuridica
 
MILANO - I giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano hanno condannato nel processo 'Ruby 2', Emilio Fede e Lele Mora a 7 anni, Nicole Minetti a cinque. Per gli imputati, l'accusa aveva chiesto 7 anni per favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile. Lele Mora è stato condannato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione, anche minorile, e gli sono state riconosciute le attenuanti generiche. Emilio Fede è stato condannato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione delle ragazze maggiorenni mentre è stato assolto dall'induzione e dal favoreggiamento della prostituzione di Ruby. Gli è stato invece contestato il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile. Nicole Minetti è stata condannata per favoreggiamento alla prostituzione delle maggiorenni, assolta, per non aver commesso il fatto, per l'induzione alla prostituzione delle maggiorenni e assolta, per non aver commesso il fatto, per quanto riguarda il favoreggiamento e induzione alla prostituzione di Ruby.

Il tribunale ha disposto inoltre l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Emilio Fede e Lele Mora imputati a Milano al processo sul caso Ruby. Interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per la Minetti.

I giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla procura per Silvio Berlusconi ed altre persone, tra cui i suoi avvocati Ghedini e Longo, in relazione alla violazione delle indagini difensive.

Il processo. La decisione dei giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano, collegio presieduto da Anna Maria Gatto, arriva 26 giorni dopo il verdetto del processo principe, che ha condannato a sette anni di carcere l'ex premier Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Per il Cavaliere, stabilita anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il procedimento bis è cominciato il 21 novembre del 2011. In particolare, per quel reato di prostituzione minorile di cui l'ex presidente del Consiglio è stato ritenuto colpevole. Nel canovaccio della vicenda che ha visto coinvolta la giovane marocchina Karima El Mahroug, in arte Ruby, i tre potrebbero esserne descritti come i 'comprimarì, personaggi vicini e legati da rapporti molto stretti con il protagonista principale.

Fede: querelo Danese, Battilana e Fadil. «Comunque decida la corte ho dato mandato al mio legale di procedere per calunnia aggravata nei confronti di Chiara Danese, Ambra Battilana e Imane Fadil», ha comunicato con una nota Emilio Fede poco prima della lettura della sentenza sul caso Ruby. Suito dopo aggiunge: una «follia giuridica» che «contribuisce a fare perdere la fiducia nella giustizia». «È una condanna talmente forte - ha aggiunto - che voglio esprimere solidarietà ai giudici, perchè domani la loro immagine sarà meno dignitosa».

Nicole Minetti è «soddisfatta» per l'assoluzione da tre capi di imputazione e allo stesso tempo è «stupefatta per la pena eccessiva». Lo hanno riferito i suoi legali che l'hanno sentita al telefono.

Le ragazze parti civili. Si è detta «contenta» e «soddisfatta» Chiara Danese la ex miss Piemonte che si è costituita parte civile al cosiddetto Ruby 2. «Finalmente sono riuscita a recuperare dignità» ha proseguito la ragazza, «spero di esser un esempio per tutte le ragazze come me che avevano un sogno». Imane Fadil, costituita parte civile al processo Ruby2, 'assediata' all'uscita dell'aula da alcuni cronisti, ha detto: «È due anni e mezzo che sono qua a difendermi e andar contro un esercito». «Quando c'è una verità di mezzo - ha aggiunto la ragazza - non è che la si può cambiare, raggirare».

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